VENEZIA 82 - ORFEO di Virgilio Villoresi
Esercizi di stile: si potrebbe sintetizzare così la recensione dell'esordio alla regia nel lungometraggio di
Virgilio Villoresi, uno dei più grandi talenti visivi dell'animazione italiana. C'era molta attesa intorno a questo "
Orfeo", un'opera per certi versi incompiuta anche se piena di spunti di interesse e momenti di creazione sorprendenti.
La storia si basa sul mito di Orfeo ed Euridice, ma nella versione modernizzata da
Dino Buzzati nel suo "Poema a fumetti": lui è un pianista di successo, lei una ballerina classica. Durante una serata al Polypus – il locale dove Orfeo suona – l'uomo incrocia lo sguardo di Eura, tra loro nasce immediato un amore assoluto, ma lei cela un segreto e poi scompare. Quando lui scoprirà che è morta e discesa nel regno dei morti, inizierà un viaggio per riportarla in vita.
Come quei campioni sportivi che sanno compiere qualsiasi gesto tecnico e a volte si trovano bloccati nell'indecisione su quale dei molti talenti utilizzare, rischiando di confondersi un po', Villoresi mostra al pubblico tante, tantissime idee, probabilmente troppe.
Del resto, la sua casa di produzione - proprio per questa varietà e genialità - è stata denominata "
Fantasmagoria": ma con le fantasmagorie (letteralmente:
rapido susseguirsi di immagini, suoni, colori, oggetti, azioni che colpiscono vivamente i sensi e la fantasia) non si può costruire un vero lungometraggio, si rischia di ottenere - come accade in "
Orfeo" - una serie di trovate a tratti eccezionali che però dopo 74 minuti diventano un po' pesanti da seguire.
Se le trovate creative non mancano, nel film non c'è il tempo di appassionarsi sinceramente alla storia d'amore, non c'è - volutamente, viene da pensare - traccia di emotività nel percorso di Orfeo (
Luca Vergoni non ha forse il fisico del ruolo, meglio
Giulia Maenza anche se decisamente sacrificata - del resto il nome di Eura non appare, nel titolo): "Orfeo" va preso in pillole, pochi minuti e poche trovate alla volta, per non "stroppiare", per elaborarlo e assimilarlo in modo più efficace.
02/09/2025, 07:00
Carlo Griseri