Note di regia di "Esprimi un Desiderio"
In questa commedia voglio mettere in luce, con leggerezza, la delicata tematica del conflitto tra la visione giovanile della vita e la condizione di solitudine e difficoltà che si sperimenta negli anni della vecchiaia. La nostra società contemporanea tende a non considerare più “il vecchio” come faro di saggezza e custode di insegnamenti preziosi, ma piuttosto come un peso, un intralcio da parcheggiare, possibilmente lontano dagli occhi e dal cuore. Simone, in quanto orfano, è il perfetto rappresentante di questa visione: per lui la vecchiaia non esiste, non ha accompagnato figure di nonni e genitori nel crepuscolo della vita, non ha avuto la possibilità di conoscere quel senso di empatia. Rivendica, dunque, per sé diritti e opportunità che sente precluse, a lui e ai suoi coetanei. Ma l’incontro con Ettore e con la banda di scatenati vegliardi di Villa Meraviglia lo porterà a rivalutare le sue posizioni. Capirà che non esiste un’età giusta per avere il proprio spazio nel mondo, che il tempo è prezioso e che ogni istante è valido per sognare e sperare di poter realizzare i propri desideri. Simone, aiutando i suoi nuovi amici, aiuterà sé stesso a cogliere il valore della vita e soprattutto del tempo. Capirà che il gioco, una risata condivisa e uno sguardo di complicità non hanno prezzo.
Volfango De Biasi01/09/2025, 13:47