VISIONI DAL MONDO 11 - Nota stampa del festival
sul documentario "Due Palazzi"
In merito al ritiro del documentario Due Palazzi dalla selezione ufficiale del Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, desideriamo esprimere la nostra posizione con chiarezza e trasparenza. Premesso che accogliamo con rispetto la decisione da parte degli autori, ci preme sottolineare, così come comunicato ufficialmente agli autori, che la nostra collaborazione con CoPro - The Israeli Coproduction Market di Tel Aviv, è attiva dal 2022 e riguarda un mercato di coproduzione e non un festival. Copro è un’iniziativa non-profit che opera nella promozione di coproduzioni internazionali di documentari.
Come è noto, da tempo la situazione nella Striscia di Gaza è drammaticamente precipitata e ci lascia attoniti, sconvolti, inorriditi. Ma noi di Visioni dal Mondo crediamo che le battaglie si possano e si debbano combattere solo attraverso l’applicazione rigorosa delle regole della democrazia e del rispetto per ogni essere umano.
Dal nostro punto di vista, accomunare lo scempio che questo Governo di Israele sta operando nella Striscia di Gaza a chi si propone di diffondere la cultura israeliana, significa appoggiare quella diffusa idea di antisemitismo che purtroppo di questi tempi pervade l’umanità.
Visioni dal Mondo è da sempre un festival schierato dalla parte della pace, della tutela dei diritti delle minoranze, del sostegno a chi è perseguitato. Non abbiamo mai offerto compiacenza a nessun potere e con consapevolezza abbiamo scelto di distinguere tra la linea politica di un governo e l’attività di chi, anche all’interno di Israele, difende la memoria, i diritti e la cultura del proprio popolo. È noto che in Israele esiste un’opposizione attiva e coraggiosa che manifesta costantemente contro l’attuale governo: noi siamo al loro fianco.
Non vogliamo cadere nella trappola dei facili proclami. E vogliamo al contrario stigmatizzare chi, anche in buona fede, rischia di contribuire alla creazione di capri espiatori. È una dinamica che abbiamo visto di recente in episodi allarmanti – come quello accaduto in un Autogrill pochi giorni fa - e che respingiamo con fermezza.
La storia del nostro Festival, e di tutte le persone che lo rendono possibile, è una storia coerente con questi valori. Per questo respingiamo ogni forma di strumentalizzazione e, pur dispiaciuti per la rinuncia da parte degli autori, non rinunceremo ai nostri ideali di dialogo, apertura, democrazia e pace”.
Il progetto che CoPro presenta quest’anno si chiama Women of Peace, e parla di tre donne palestinesi e di tre donne israeliane che attraverso azioni pacifiche tentano nel loro piccolo di ristabilire gli equilibri.
07/08/2025, 14:04