TOSCANA FILMMAKERS FESTIVAL 10 - "L'Incompiuta":
I luoghi oscuri del passato
Cortometraggio austero, severo, quasi nord europeo "
L’Incompiuta" di
Helmut Morganti, un dramma del passato e della psicologia femminile.
Louise è una pianista con un passato distrutto dalla prematura perdita del padre, morto suicida. La sua sconfitta è stata quella di non riuscire a terminare un pezzo di piano a cui teneva dal profondo. Questo trauma non viene elaborato da Louise, che sembra essere presa dagli stessi demoni del padre. Chiusa in una vecchia casa nobiliare, in una stanza vuota abitata solo da freddi manichini la donna tiene delle lezioni di piano a tre giovani ragazze che subiranno le sue angherie e comportamenti ossessivi. Qualcosa però si muove tra una di loro e la sofferente anima della più matura pianista.
Il film di Morganti è elegante, ben realizzato, scritto con cura e recitato molto bene dalla brava
Amelie Daure, davvero adatta a questo ruolo. Le location sono spettrali e cupe, minimali ed efficaci. La parte più debole del cortometraggio sono forse i dialoghi nella parte della prigionia delle ragazze e nella telefonata di Louise con la madre che tendono forse troppo allo “spiegone” di dinamiche psicologiche che andavano forse affrontate a livello più visivo o simbolico, magari con una recitazione meno classica e teatrale. La formazione pittorica di Morganti si nota soprattutto nella composizione e nelle scene della vasca da bagno, nelle quali la prospettiva e i giochi di profondità di campo e di movimento attoriale raccontano molto bene il rapporto tra l’alunna e la follia di Louise.
20/06/2025, 10:23
Duccio Ricciardelli