BIOGRAFILM 21 - "Radio Solaire": Il Fitzcarraldo della radio libera
In Italia abbiamo dei personaggi e delle eccellenze che spesso vengono ignorante o messe ingiustamente nel dimenticatoio. Il protagonista del documentario "
Radio Solaire. Radio Diffusion Rurale" è proprio la dimostrazione lampante di questa mia tesi. Il nostro uomo si chiama
Giorgio Lolli, è di Bologna, ed ha lavorato oltre quarant'anni in Africa. E’ un ex operaio e sindacalista, un tecnico preparatissimo formatosi nel periodo d’oro delle radio libere. Quest’uomo, all’inizio quasi da solo, ha installato oltre 500 emittenti dal Senegal al Burkina Faso passando per Togo, Mali, Mozambico, Benin ed Eritrea. La sua ditta, la Solaire ha permesso di far arrivare l’informazione radiofonica in delle zone dell’Africa, nemmeno mai raggiunte dalla civiltà occidentale.
Lolli è un eroe positivo, un colonizzatore al contrario, uno che non va a schiavizzare le popolazioni e a depredare le terre, ma spende la sua vita per aiutarle. Giorgio lavora infatti alla costruzione delle “rural radio” che tanto hanno contribuito all’alfabetizzazione e al libero scambio di idee e di pensieri in quella parte del continente. Questo tipo di radio permette la comunicazione tra popolazioni che vivono a molta distanza tra di loro e diffondono notizie su come coltivare la terra e curare gli animali. Un altro scopo delle rural radio, è anche quello di lanciare campagne di sensibilizzazione sulle malattie virali e sul modo d affrontare la maternità per le donne dei villaggi. Lolli ha creato poi scuole per radiotecnici in Togo e Mali, contribuendo alla crescita e all'indipendenza delle comunità locali.
Il bel documentario biografico di
Federico Bacci e
Francesco Eppesteingher utilizza il molto materiale di archivio di Lolli che era anche fotografo e operatore video. Il montaggio è veloce e appassionante, la storia incredibile e assolutamente nuova, appassiona chi guarda e lo trascina fino al finale, con un ritmo e una drammaturgia da film a soggetto. Mi veniva in mente che Lolli è proprio l’esatto contrario di un eroe negativo, un po' super omistico dei film di Werner Herzog. L’impresa epica di Fitzcarraldo di costruire un teatro di opera nella giungla o quella di Aguirre di diventare re di tutti gli indigeni, viene realizzata sul serio da
Giorgio Lolli, ma con uno scopo didattico, di altruismo e di speranza per un avvenire migliore. In più c’è anche il fatto che Lolli è esistito veramente e questo film ce lo dimostra splendidamente.
12/06/2025, 11:23
Duccio Ricciardelli