TEODORA - La Casa del Cinema di Roma festeggia i
25 anni di Teodora Film con una retrospettiva
Dal 19 al 30 giugno la Casa del Cinema di Roma festeggia il venticinquesimo compleanno di Teodora Film con una rassegna di dieci titoli provenienti dal catalogo della prestigiosa casa di distribuzione fondata nel 2000 da Vieri Razzini e Cesare Petrillo. Il ciclo “Teodora 25” riporterà sul grande schermo il miglior cinema europeo contemporaneo nel nome di creatività, arte e libertà, ma sarà inaugurato giovedì 19 giugno alle 21.30 da un’imperdibile incursione nel passato con la versione restaurata di To Be or Not To Be – Vogliamo vivere! di Ernst Lubitsch: una commedia capolavoro la cui riedizione ha fatto la storia di Teodora. In programma ci saranno poi opere di culto come Pride di Matthew Warchus, Irina Palm di Sam Garbarski, La persona peggiore del mondo di Joachim Trier o Tomboy di Céline Sciamma, fino ai due titoli vincitori della Palma d'Oro Anatomia di una caduta di Justine Triet e Triangle of Sadness, di Ruben Östlund.
Tutti i film saranno presentati in versione originale sottotitolata e a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
PROGRAMMA COMPLETO
Giovedì 19 giugno | Teatro all’aperto Ettore Scola
TO BE OR NOT TO BE (TO BE OR NOT TO BE – VOGLIAMO VIVERE!) di Ernst Lubitsch, Stati Uniti, 1942, 99’
Nella Varsavia occupata, una compagnia di teatranti organizza una beffa ai danni dei nazisti: il loro scopo è avvertire la Resistenza polacca che il presunto professor Siletsky è in realtà una spia al soldo dei tedeschi. Un capolavoro assoluto, dove lo scontro tra realtà e finzione serve a sottolineare per contrasto il rapporto tra potere e oppressione. Vero e falso si mescolano senza soluzione di continuità, mentre all’Arte viene offerta la possibilità di sovvertire l’autorità e cambiare il mondo. Un perfetto gioco di doppo, inganni e false verità, pieno di colpi di scena e battute indimenticabili. Imperdibile.
Venerdì 20 giugno | Teatro all’aperto Ettore Scola
VERDENS VERSTE MENNESKE (LA PERSONA PEGGIORE DEL MONDO) di Joachim Trier, Norvegia, Francia, Svezia, Danimarca, 2021, 127’
Julie ha raggiunto la soglia dei trent’anni senza alcuna idea di che cosa fare della sua vita: all’università è passata da medicina a psicologia senza troppa convinzione e ora lavora come fotografa, incapace però di comprendere quali siano le sue reali aspirazioni. Così, sospinta da una profonda inquietudine, deciderà di cambiare vita. Ultimo capitolo della cosiddetta trilogia di Oslo, il film di Trier trasforma la protagonista nell’emblema delle contraddizioni di un’epoca in cui si è persa la capacità di compiere scelte definitive. E non ha paura di mostrare la fragilità dei suoi personaggi con uno sguardo pieno di comprensione.
Domenica 22 giugno | Teatro all’aperto Ettore Scola
TOMBOY di Céline Sciamma, Francia, 2011, 82’
Trasferitasi in un nuovo quartiere, la bambina di dieci anni Laure decide di farsi conoscere come Mikaël: durante l’estate, tra giochi e amicizie, il confine tra ciò che si è e ciò che si appare si fa sempre più sottile. Non solo una riflessione sull’identità di genere ma anche il commovente ritratto di una pre-adolescente alla ricerca della propria libertà. Ambientato in una periferia senza volto e in una famiglia affettuosa, Tomboy evita sapientemente ogni intento didascalico: al centro c’è la ricerca di sé che prende forma, raccontata con sguardo lieve e rispettoso attraverso le prime esitazioni del desiderio e del corpo in divenire.
Lunedì 23 giugno | Teatro all’aperto Ettore Scola
IRINA PALM (IRINA PALM – IL TALENTO DI UNA DONNA INGLESE) di Sam Garbarski, Belgio, Gran Bretagna, Germania, Lussemburgo, Francia, 2007, 103’
Maggie è una sessantenne piccolo borghese della periferia di Londra. Quando al nipotino viene diagnostica una malattia la cui cura è praticata solo in Australia, Maggie cerca un lavoro per contribuire alle spese. Ma non lo trova, finché non incappa in un annuncio in un locale di Soho, che cerca hostess. Che sono in realtà tutt’altro: dietro un muro, attraverso un buco, masturba i clienti. Maggie accetta e la sua mano è talmente abile che diventa la “hostess” più richiesta, con lo pseudonimo di Irina Palm. Nel 2007, Marianne Faithfull, icona della Swinging London, la “ragazza con la motocicletta” di uno dei suoi primi film e grande cantante, brilla, dietro al muro, con la sua vestaglietta a fiori, in un film intriso di tenerezza e humor sottile.
Mercoledì 25 giugno | Teatro all’aperto Ettore Scola
KONA FER Í STRÍÐ (LA DONNA ELETTRICA) di Benedikt Erlingsson, Islanda, 2018, 100’
Per denunciare le gravi conseguenze ambientali provocate delle attività industriali della Rio Tinto sugli altopiani islandesi, Halla, una donna sola e insegnante di canto, sabota infrastrutture elettriche e abbatte droni di sorveglianza firmandosi «la donna elettrica». Apologo ambientalista e femminista, il film di Erlingsson è una riflessione sull’etica individuale, lontana dai proclami e pienamente immersa nella concretezza dei gesti. Con una protagonista, novella Giovanna d’Arco caparbia e intransigente, dal carisma irrefrenabile e dalla simpatia trascinante.
Giovedì 26 giugno | Teatro all’aperto Ettore Scola
PRIDE di Matthew Warchus, Regno Unito, 2014, 120’
Nel 1984, mentre i minatori inglesi scioperano contro la chiusura dei giacimenti carboniferi decretata da Margaret Thatcher, alcuni attivisti omosessuali danno vita al movimento Lgsm allo scopo di raccogliere fondi per i lavoratori in protesta. Partendo da fatti reali, Pride concilia due anime diverse della lotta all’oppressione e all’ingiustizia. E lo fa con una narrazione magnetica e avvincente, sospesa tra dramma e commedia, che rende il doveroso omaggio a un gruppo di persone capaci di superare le barriere sociali e culturali, senza però tacerne le difficoltà o nasconderne le tragedie.
Venerdì 27 giugno | Teatro all’aperto Ettore Scola
BERGMAN ISLAND (SULL’ISOLA DI BERGMAN) di Mia Hansen-Løve, Francia, Belgio, Germania, Svezia, 2021, 112’
Tony (Tim Roth) e Chris (Vicky Krieps) sono entrambi registi, compagni nella vita e rivali nella professione. Per trovare nuova ispirazione, decidono di passare l’estate sull’isola di Fårö, in Svezia, dove il grande Ingmar Bergman girò sei dei suoi capolavori e visse la seconda metà della sua vita. Ed è proprio Bergman il nume tutelare di un film che riflette sul senso della creazione e su come il rapporto tra arte e vita riverbera nei contrasti tra razionalità ed emotività e tra pubblico e privato. Con una nota autobiografica, perché la regista rievoca tra le righe il suo rapporto col collega Olivier Assayas.
Sabato 28 giugno | Teatro all’aperto Ettore Scola
AFTER THE WEDDING (DOPO IL MATRIMONIO) di Susanne Bier, Danimarca, Svezia, 2006, 112’
Tornato a Copenaghen per raccogliere fondi per il suo orfanotrofio in India, Jacob (un grande Mads Mikkelsen) incontra la figlia mai conosciuta, ma scopre anche che la madre della ragazza, Helena, sta per risposarsi proprio col ricco benefattore che sta per finanziare il suo progetto. Susanne Bier racconta i suoi temi prediletti (l’amore, l’altruismo, il senso della vita e della morte) e riesce a mescolare un realismo duro e intransigente con momenti di straordinario pathos: il suo è un cinema capace di scavare nelle emozioni più profonde, senza mai indulgere in facili sentimentalismi.
Domenica 29 giugno | Teatro all’aperto Ettore Scola
ANATOMIE D’UNE CHUTE (ANATOMIA DI UNA CADUTA) di Justine Triet, Francia, 2023, 150’
Sandra, Samuel e il loro figlio undicenne Daniel vivono da un anno in montagna, lontani da tutto e tutti. Un giorno Samuel viene trovato morto davanti alla loro casa. Si apre un’indagine e, nonostante i dubbi, Sandra finisce sotto accusa. Un anno dopo, Daniel assiste al processo contro sua madre. Si riavvolge su se stessa nei ricordi e nelle testimonianze del processo in cui la moglie è sospettata di uxoricidio la nuova storia al femminile narrata da Justine Triet, dopo quelle di Tutti gli uomini di Victoria, La Bataille de Solférino e Sibyl: una storia di spaesamento (la moglie è tedesca e i coniugi si sono conosciuti a Londra), parlata in tre lingue, stretta tra analisi famigliare e dramma processuale. Palma d’oro a Cannes 2023 e Palm Dog a Messi, il border collie che interpreta Snoop, il cane guida del figlio.
Lunedì 30 giugno | Teatro all’aperto Ettore Scola
TRIANGLE OF SADNESS di Ruben Östlund, Svezia, Germania, Francia, Regno Unito, 2022, 142’
Carl e Yaya, una coppia di modelli, vengono invitati a una crociera di lusso con un bizzarro gruppo di ricchi. All’inizio l’equipaggio rende tutto piacevole, ma la sera della cena di gala si alza una tempesta: gli eventi prendono una svolta inattesa che porterà a un ribaltamento dei rapporti di potere. Un modello e una modella, belli, giovani, eleganti, fidanzati, conflittuali e parecchio litigiosi. Una crociera sul Mediterraneo, alla quale la coppia partecipa insieme a miliardari, oligarchi, imprenditori. Una brutta tempesta. I superstiti del naufragio su una spiaggia deserta. Sono i tre momenti nei quali si articola il film vincitore della Palma d’oro di Cannes 2022, uno scatenato collage grottesco, sulla falsariga dei film precedenti di Östlund, Forza maggiore e The Square (altra Palma d’oro). Alto e basso, saloni da crociera e cucine, risate e sberleffi, bianchi, neri e asiatici, capitalismo e marxismo, lotta di classe in salsa sessual-surreale. Corale e spudorato, con dialoghi brillantissimi e un Woody Harrelson in stato di grazia, soprattutto nei dibattiti alcolici con il ricco passeggero russo.
06/06/2025, 15:10