INCANTO - La magia colorata del circo
L’esordio cinematografico di
Pier Paolo Paganelli è una fiaba sull’importanza dell’immaginazione e sulla gentilezza, la storia di una bambina in fuga da un orfanotrofio tetro, gestito dalla una perfida Felicia, interpretata dalla bravissima
Vittoria Puccini. Margot, la bambina protagonista del film, ha dieci anni e nella sua fuga, si imbatterà in un circo magico, che la aiuterà a vedere la vita in modo nuovo, riappropriandosi del proprio passato. Nel finale per lei ci sarà anche giustizia e verrà finalmente scoperto un sopruso che ha subito.
La trama è semplice, ci sono gli stilemi classici della favola, la bambina buona che esce da un mondo ordinario, per entrare in un universo straordinario e l’incontro con esseri con poteri quasi magici, dei mentori, che la porteranno ad una trasformazione e ad un lieto fine riparatore. Propp e Vogler da lassù, numi tutelari delle storie, saranno contenti. La ricetta per il viaggio dell’Eroe è stata rispettata alla lettera. C’è anche un mentore,
Giorgio Panariello tornato al cinema dopo molto tempo, nella parte di un pagliaccio magico che suona il clarino e crea delle bolle di sapone nel piccolo circo, pieno di freaks, fenomeni da baraccone, certamente meno ruvidi e impressionanti del famoso "
Freaks" di Tod Browning.
Molti gli attori adolescenti in questo film, che sembra adatto certamente ad un pubblico giovanile e ghiotto del fatidico clichè audiovisivo "coming of age”. Il film pecca forse in staticità e lentezza dalla metà in poi, lo spettatore si aspetta colpi di scena e momenti risolutivi, quando invece tutta la vicenda si snoda solamente dentro e fuori le due location principali; il circo e l’orfanotrofio. Tutto ciò soffoca la buona idea della fuga di Margot nel mondo dei circensi. C’è da apprezzare soprattutto la scelta artistica di Paganelli nel confrontarsi con un genere assai difficile per il mercato italiano, il fantasy, ostico da scrivere e soprattutto pericoloso da produrre.
06/06/2025, 09:31
Duccio Ricciardelli