LA BOTTEGA DELLA SCENEGGIATURA - Annunciati i progetti vincitori
Si è chiusa la terza edizione de
La Bottega della Sceneggiatura, l’iniziativa di coaching di alto livello, formazione attraverso la pratica e accesso al lavoro rivolta a chi desidera intraprendere un percorso da professionista nel mondo della sceneggiatura seriale - ideata e sviluppata da Premio Solinas e Netflix.
In occasione dell’evento di chiusura, i giovani talenti della sceneggiatura seriale hanno avuto dapprima l’opportunità di incontrare le produttrici e i produttori attraverso sessioni di pitching a loro dedicate. A seguire, Luisa Cotta Ramosino, Direttrice delle serie italiane originali di Netflix, e Annamaria Granatello, Presidente e Direttrice di Premio Solinas, sono salite sul palco per raccontare il progetto ed annunciare i vincitori della terza edizione.
La Giuria - composta da Francesco Cenni, Laura Colella, Alessandro Fabbri, Flaminia Gressi, Filippo Gravino, Antonio Le Fosse, Laura Luchetti, Michele Pellegrini, Monica Rametta, Ludovica Rampoldi, Marco Raspanti, Re Salvador, Stefano Sardo, Davide Serino, Eleonora Trucchi e Michela Straniero - ha deciso di assegnare il Premio La Bottega della Sceneggiatura di 6.000€ e una proposta di collaborazione come assistente in una Writers’ Room di un progetto seriale in cui Netflix è coinvolta a DI VENERDÌ SI MANGIA IL GOMBO di Hamatou Compaore con la motivazione: “Vince ‘Di venerdì si mangia il gombo’ perché commuove e diverte raccontando con voce originale e irriverente, come nella tradizione delle migliori stand up comedy, temi urgenti e universali come l’integrazione, gli affetti, il rapporto fra le generazioni e la realizzazione dei propri sogni, facendo luce sulle meraviglie e le contraddizioni della comunità burkinabé nel nostro paese. Un racconto corale che ruota con sapienza intorno alle avventure tragicomiche della sua protagonista, quella Noura Diallo che è una sorta di alter ego della sua giovane autrice e di cui ci ha colpito il talento, l’umiltà e la continua ricerca non tanto di un “inebriante senso vago di vittoria” per usare le parole di un famoso psicologo, ma l’appassionato desiderio di comunicare qualcosa di autentico e vivo.”
Il secondo progetto premiato - che ha vinto una proposta di collaborazione come assistente in una Writers’ Room di un progetto seriale in cui Netflix è coinvolta - è MAYA E I MORTI di Miranda Angeli: “Perché - ha spiegato la Giuria - ha saputo dare vita a una protagonista irresistibile che, come tutt* noi, deve affrontare innanzitutto il conflitto più complesso - quello con se stessa e, poi, i suoi fantasmi e quelli degli altri. Perché ha saputo sviluppare un plot avvincente sapendo affondare anche nell’emotività, senza perdere la profondità dei personaggi e la complessità delle relazioni che li legano tra gli snodi della trama. Per il coraggio che ha dimostrato nel far vacillare le sue certezze - talvolta ribaltandole - mettendosi in ascolto e in discussione, affrontando il mare di dubbi e domande scomode che ha saputo navigare come una matura sceneggiatrice.”
Infine, la Giuria - data la grande qualità dei progetti - ha deciso di assegnare due Menzioni Speciali, a IO SONO MARA di Erica Benvenuti e Chiara Dario “per la capacità di raccontare un personaggio ‘negativo’ in maniera non apologetica ed il rapporto forte e contraddittorio tra una madre ed una figlia non comuni. Per l’altissima qualità della scrittura, la ricerca sui personaggi e l’approccio innovativo del racconto di una ferita italiana ancora aperta” e al progetto CHARLIE FA SURF – L’INCREDIBILE STORIA DI AMERIGO VERARDI di Vittorio Perrucci “perché ha saputo uscire dall’angolo di un posizionamento molto ‘indie’, che rischiava di passare per snob, per trovare una storia universale e aspirazionale su un loser, un artista sul viale del tramonto a soli 35 anni che trova dentro di sé la capacità di far brillare il talento altrui. Una storia piccola ma costruita con amore e dedizione, oltre a un gusto per gli sconfitti che ci ha toccato il cuore.”
Amore per le storie raccontate sullo schermo e voglia di arricchire il panorama della serialità italiana con nuova creatività, diversità di voci e punti di vista inclusivi, intercettando persone appartenenti a gruppi sottorappresentati: questi sono stati gli ingredienti della terza edizione dell’iniziativa, che fa parte del Fondo Netflix per la creatività inclusiva.
È rimasta invece invariata la formula creata con successo lo scorso anno, che ha previsto un percorso a più fasi per approfondire e affinare le competenze nello storytelling seriale, mettendo i giovani talenti direttamente alla prova su lavori che hanno concepito loro stessi. Questa esperienza ha permesso loro di migliorare le proprie skills di scrittura e compiere il “passo successivo”: scrivere il soggetto di serie e la scaletta del proprio progetto.
29/05/2025, 13:23