GARDA CINEMA 1 - Il programma ufficiale
Arriva
GARDA CINEMA Film Festival, manifestazione diretta dal giornalista e critico cinematografico Franco Dassisti, promossa dall’associazione La Decima Musa, presieduta da Domenica Currò, con il patrocinio del Comune di Garda. Dall’ 11 al 15 giugno (ma con una pre-apertura martedì 10) il festival accenderà i riflettori sul Lago di Garda per sei giorni di grande cinema, tra proiezioni, incontri con autori e protagonisti del panorama italiano, in un’atmosfera unica sulle sponde veronesi del Lago di Garda.
Tema del festival è “
Oltre il confine”, fil rouge che guiderà la selezione delle opere in concorso, riflettendo sulle molteplici dimensioni del superamento: dai confini geografici alle barriere interiori, per scoprire ciò che è altro da sé.
Garda Cinema ospiterà un Concorso Internazionale Cortometraggi, articolato in due sezioni dedicate a film di finzione e documentari per un totale di 31 opere selezionate che rifletteranno sul tema di questa edizione. Ad affiancare il concorso, anche una sezione dedicata al cinema del territorio, Genius Loci: uno spazio per le produzioni audiovisive locali, in un dialogo tra identità e creatività, con una selezione di sette cortometraggi realizzati da giovani registi che provengono proprio dal Lago di Garda e i suoi dintorni.
Momento cardine della manifestazione saranno le sei serate di gala sul lungolago, durante le quali verrà celebrato il meglio della stagione cinematografica italiana, alla presenza di ospiti d’eccezione che incontreranno il pubblico e saranno premiati con i riconoscimenti speciali del festival. Ad inaugurare il programma nella splendida arena sul lungolago Regina Adelaide sarà il film "
Ambra Sabatini – A un metro dal traguardo", un racconto potente che celebra il coraggio e la determinazione: la storia dell’atleta paralimpica diventata simbolo dei valori universali dello sport e esempio di chi trasforma i propri limiti in una risorsa. La serata, alla presenza del regista Mattia Ramberti, è organizzata in collaborazione con Autostrade per l’Italia, di cui Ambra è testimonial per il progetto sulla sicurezza stradale.
Atteso a Garda anche Luca Zingaretti, volto iconico tra cinema e tv con personaggi dal celeberrimo commissario Montalbano fino al più recente ruolo di Alfredo ne La città proibita di Gabriele Mainetti, che presenterà il suo esordio alla regia La casa degli sguardi, tratto dall’omonimo romanzo di Daniele Mencarelli. Il film, distribuito da Lucky Red, è un racconto coraggioso sul percorso di rinascita di un ragazzo ventenne. Garda Cinema premierà per l’insieme della sua opera anche Maurizio Nichetti, regista e attore di culto del cinema italiano con i suoi film leggendari tra cui Ratataplan o Volere Volare. Al festival sarà presentato "
Amichemai", una commedia surreale che segna il suo atteso ritorno sul grande schermo dopo oltre vent'anni, che lo vede nuovamente collaborare con Angela Finocchiaro. Edoardo Leo, attore, regista e sceneggiatore tra i volti più versatili del cinema italiano contemporaneo e protagonista maschile del maggior incasso italiano della stagione, Follemente, sarà a Garda Cinema con Non sono quello che sono, intensa rilettura dell’Otello di Shakespeare ambientata nel mondo criminale romano dei primi anni 2000, di cui è autore, regista e interprete.
Nella giornata di chiusura, Garda Cinema celebra invece una delle principali attrici della nuova generazione, Marianna Fontana, che dopo l’esordio con Indivisibili si è affermata per i suoi ruoli fino al più recente Luce di Silvia Luzi e Luca Bellino, che l’attrice presenterà al pubblico del festival.
Il
Premio alla Carriera sarà conferito al maestro
Pupi Avati, recentemente insignito di un David di Donatello per l’intera sua opera. Il regista e sceneggiatore, autore di una vasta filmografia che spazia dall’horror al dramma intimista, sarà al festival con il suo ultimo film L’orto americano, che ha ottenuto un notevole successo di pubblico e critica.
Attesissima ospite sarà Giovanna Mezzogiorno, attrice pluripremiata oltre che sceneggiatrice e regista, oggi anche autrice che a Garda porterà "
Ti racconto il mio cinema" (Mondadori). In questo libro per ragazzi, e non solo, Giovanna Mezzogiorno si racconta in un viaggio personale pieno di aneddoti che permette di vedere il cinema attraverso gli occhi di chi lo vive da protagonista.
Nella giornata di sabato anche un incontro che avvicina il festival all’attualità con Giorgio Tabanelli, docente all’Università di Urbino, che presenterà il suo libro Costruttori di Pace (Sottocoperta). Il volume racconta storiche figure di uomini che hanno dedicato la loro vita a costruire ponti e unire popoli, insomma, a guardare “oltre il confine”, atteggiamento quanto mai prezioso nel mondo di oggi.
Tra gli ospiti di questa edizione anche Fabio Testi, volto che ha segnato il cinema italiano degli anni ‘70 e ‘80, lavorando con registi tra cui Vittorio De Sica e Claude Chabrol, e recentemente sul grande schermo in Reflection in a Dead Diamond di Hélène Cattet, presentato all’ultimo Festival di Berlino e di prossima uscita in Italia. Fabio Testi presiederà la giuria del concorso cinematografico e sarà protagonista il 10 giugno di una speciale serata di preapertura con "
Concerto d’amore in versi", una lettura di alcune delle più belle poesie di autori come Federico García Lorca, Pablo Neruda, Jacques Prévertaccompagnata da musica classica e ballerine di flamenco.
Accanto a Fabio Testi, saranno in giuria l’attrice e sceneggiatrice Rosa Palasciano, rivelazione assoluta in Giulia nonché protagonista dell’ultimo film di Ciro De Caro, Taxi monamour, presentato alle Giornate degli Autori all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, che l’ha consacrata come talento del cinema d’autore italiano, e Antonio Palumbo, regista e sceneggiatore barese attivo tra cinema, teatro e televisione, autore di film tra cui Varichina e Nicola: Cozze, Kebab & Coca Cola, mockumentary dallo stile ironico e brillante.
A completare il programma di
Garda Cinema, il
Concorso Internazionale Cortometraggi, dedicato a film di finzione e documentari, selezionati tra le numerose opere arrivate da tutto il mondo che vanno a esplorare il tema dell’anno.
23 sono i cortometraggi di finzione in competizione. Direttamente dalla cinquina dei candidati ai David di Donatello 2025, "
La Confessione" di Nicola Sorcinelli, racconto sulla fine del mondo con protagonisti Romana Maggiora Vergano e Andrea Arcangeli; in competizione anche "
154" di Andrea Sbarbaro & Riccardo Copreni cortometraggio sci-fi con protagonista Giovanni Storti. L’adolescenza e le sue difficoltà sono i temi al centro di "
Monster" di Sophia Lassi, "
Phantom" di Gabriele Manzoni, in cui emerge la solitudine di un ragazzo introverso, "
Gabriele" di Matteo Scattaretico, viaggio fisico e mentale in cui un ragazzo cerca di ritrovare se stesso, "
Happy Snaps" di Tyro Heath, in cui l’amicizia tra due adolescenti è costretta a subire un duro colpo, e il racconto estivo famigliare"
Such a lovely day" di Simon Woods. Si prosegue con"
A good day will come" di Amir Zargara, racconto sportivo di rivalsa sociale, così come "
Burul" di Adilet Karzhoev, ambientato nel cuore dell’Asia Centrale rurale. Il tema della violenza di genere è invece affrontato in "
Sante o puttane" di Giovanni Dinatale, sulla salute mentale femminile e "
Misure" di Marta Capossela, claustrofobico racconto sull’abuso psicologico di un marito sulla moglie. E ancora, "
Tazze" di David Casals-Roma, corto che ragiona sulle ferite del passato; "
Hatch" di Alireza Kazemipour e Panta Mosleh, su un ragazzo afghano rifugiato che cerca di tenere in vita il ricordo della madre che gli ha salvato la vita prima di morire; "
Spine" di Kristina Panova, che tratta l’insormontabile dilemma etico di un medico; "
I’m not a robot" di Victoria Warmerdam, premio Oscar 2025 per il cortometraggio, in cui la protagonista scopre una verità sconvolgente nel tentativo di superare dei test CAPTCHA; "
Deep in my heart is a song" di Jonathan Pickett in cui un anziano musicista riceve un’offerta per suonare a un toccante concerto privato; "
Ryan can’t read" di Rhys Chapman, con un protagonista in lotta contro l’analfabetismo; "
Room taken" di TJ O’Grady – Peyton, racconto sul legame tra un ragazzo e un’anziana cieca; "
Rochelle" di Tom Furniss, sull’elaborazione del lutto con al centro il mondo dei motori; "
Après l’incendie" di Hristo Todorov, con un incontro inaspettato davanti a Notre-Dame; "
My name is Patrick" di Fausto Caviglia, che ragiona su quanto la voce definisca la nostra personalità; la dolce commedia "
Ya Hanouni" di Lyna Tadount & Sofian Chouaib in cui due genitori, in uno scenario di guerra, lottano per far dire la prima parola a loro figlio. In concorso il corto d’animazione "
Drop" di Claudio Quattrone, con protagonista una pavida goccia di pioggia.
Sono invece 8 i titoli della sezione documentari. Lo sport è al centro di "
Campo libero" di Cristina Principe, in cui la regista racconta la finale di campionato di Baseball per ciechi; il viaggio diviene invece una modalità per sanare una relazione piena di contrasti tra madre e figlia in "
Se io non dimentico" di Vincenzo De Caro; la lotta politica è al centro di "
Survivors" di Oliver Stiller, racconto ambientato in Messico nel settembre 2014, quando un gruppo di studenti venne attaccato e rapito dalle forze di sicurezza locali; politico e d’inchiesta anche "
I Sommersi" di Giacomo Venturato, storia di Alì, un pakistano detenuto in un centro di permanenza e rimpatrio costretto ad affrontare indicibili incubi "
West Landing" di Doug Gallo è invece il ritratto di un gruppo di nuotatori in acque libere di Long Island, attraverso cui si indaga sulle nuove e infinite possibilità che la vita può offrire; "
Nella mia zona" di Davide Vigore, ambientato nell’entroterra siciliano, ha per protagonista un trapper di successo e un barbiere nigeriano che sogna di diventare un pugile professionista; il cinema d’archivio è al centro de "
Le prime volte" di Giulia Cosentino e Perla Sardella, racconto di un’amicizia nata negli anni Cinquanta; "
Salt Cured Lif"e di Cassidy Rast & Odin Wadleigh, è invece un viaggio nel cuore della stravagante Key West, il punto più a sud degli Stati Uniti.
Un’altra sezione di rilievo per
Garda Cinema sarà
Genius Loci, una selezione di cortometraggi realizzati da giovani registi che provengono proprio dal Lago di Garda e i suoi dintorni. Sette i titoli che compongono la sezione: "
Dolci acque" di Luca Grazioli, storia d’amore ambientata sullo sponde del Lago di Garda; "
22" di Federico Giovanni Sardi De Letto, racconto di una giornata particolare di un giovane ventiduenne; "
Un giorno" di Francesco Bortolan, in cui un ventenne è costretto ad affrontare un duro lutto; "
Caro Pietro" di Giorgia Cadei, tragicomico viaggio nella mente di un ragazzo che sta cercando di smettere di fumare; "
Tutto il resto è noia" di Branimir Liguori, racconto di formazione ambientato durante una calda estate romana; "
Chi è Fabio" di Alberto Marrè, in cui un gruppo di ragazzi fronteggia un eccentrico quesito esistenziale; "
Sette minuti" di Alessia Bottone, una bella riflessione sulla solitudine e sull’amore.
“
Il nostro festival compie cinque anni rivendicando la sua proposta che fa incontrare qualità e popolarità. Ancora una volta le sponde del lago di Garda diventeranno per sei giorni il luogo dove praticare la passione cinematografica, incontrare artisti e maestri del cinema italiano, vedere il meglio della produzione internazionale di cortometraggi, autentica palestra per i grandi registi di domani. Una proposta che vuole essere attraente per un pubblico sempre più giovane. In questo senso vanno le collaborazioni con alcune scuole di cinema di tutt’Italia e con gli Istituti superiori del territorio. Ringrazio il Sindaco di Garda, gli sponsor e tutti quanti hanno continuato a credere in questo nostro progetto” - dichiara il direttore artistico Franco Dassisti.
“La nascita dell’associazione “La Decima Musa” è frutto del desiderio di dare continuità a un progetto che ho creato in ambito istituzionale, che nel tempo si è consolidato fino a diventare una manifestazione culturale di qualità. Il cinema, con la sua straordinaria capacità di narrare, ispirare e favorire la crescita collettiva, è stato il cuore di questa iniziativa. Il film festival aveva ormai assunto una propria identità, un valore riconosciuto, una comunità di affezionati e un team di lavoro collaudato. Con Garda Cinema Film Festival intendiamo proseguire questo percorso coraggioso e creativo, con l’auspicio che si radichi sempre più nel territorio del lago di Garda, diventando nel tempo uno degli eventi simbolo dell’area lacustre” commenta inoltre Domenica Currò, presidente dell’associazione La Decima Musa.
A fare da cornice agli appuntamenti del festival saranno due location principali: ogni sera il cortile del palazzo del Municipio, affacciata sullo splendido lungolago Regina Adelaide, si trasformerà in un’arena a cielo aperto per le serate di gala con ospiti, mentre ad ospitare le proiezioni dei film in concorso sarà la Sala Congressi di Garda, dotata delle più moderne tecnologie di proiezione.
28/05/2025, 13:14