Note di regia di "(le) Vampire"
"
(le) Vampire" esplora il concetto di vampiro emotivo, una figura che non succhia sangue ma identità. Il film si muove tra horror psicologico e dramma, raccontando questa idea con un approccio meta-moderno. Abbiamo scelto un formato d’immagine insolito, 1.54:1, un richiamo sottile al concetto matematico del “numero vampiro”, che riflette il tono sospeso tra il familiare e lo straniante.
Le riprese con camera a mano ci hanno permesso di cogliere interpretazioni autentiche e intense, mantenendo viva la tensione e il mistero. Sovvertendo i classici cliché del vampiro, invitiamo lo spettatore a riflettere su identità, relazioni e dipendenza emotiva.
Il film segue con attenzione l’evolversi del legame tra i tre protagonisti, mentre l’influenza di Sveta cresce, portando con sé inquietudine e disordine. Con questa storia, vogliamo indagare le sfumature dell’identità personale, i giochi di potere nelle relazioni e la nostra vulnerabilità di fronte a chi ci circonda.
Riccardo Romano