Note di regia di "Nino"
La musica di Nino Rota è talmente straordinaria che farne un film è un gesto semplice, è sufficiente fare spazio alla musica: questo meraviglioso mistero creativo ed espressivo si incarna allora nell’arte e nella vicenda biografica di un uomo che sin da giovane età mostra di conoscerne i segreti più profondi. “Emulo di Mozart”, viene definito quando dirige un Oratorio di sua composizione a soli undici anni, portato in trionfo da un pubblico incuriosito ed adorante: ed è solo l’inizio di una parabola artistica straordinaria che attraversa il Novecento dall’inizio fino al 1979, anno della sua improvvisa scomparsa. Ricostruirne la vita vuol dire raccontare un uomo immerso nella musica e devoto ad essa: cordiale ma riservato, notoriamente svagato quanto fermo nelle proprie convinzioni, Rota è famoso per il suo eccezionale lavoro per il cinema (che fu causa di biasimo da parte di chi vedeva e colonne sonore come espressione musicale minore) ma il suo repertorio è in realtà vastissimo e di qualità straordinaria, ed è tuttora uno dei compositori italiani più eseguiti al mondo. Dopo Milano e Roma scelse di vivere a Bari, città per la quale sarà incredibile motore di crescita. Il film racconta un uomo a tratti inafferrabile nella sua essenza, di grande profondità, che tramite la musica ha cercato di esprimere la bellezza della vita e l’importanza di un costante anelito di crescita e consapevolezza personale.
Walter Fasano