Note di regia di "Misure"
“Misure” è un cortometraggio di genere drammatico, primo capitolo di una trilogia sul corpo femminile. L'attualità e l'universalità dei temi affrontati (body shaming, squilibri di potere nelle relazioni uomo-donna, abusi psicologici, disturbi alimentari), legati sia a esperienze di donne a me vicine sia a riflessioni scaturite dal mio passato lavoro come scout di modelle, hanno dettato i termini di un’urgente condivisione. I protagonisti non hanno nomi, sono semplicemente Lui e Lei. Questa scelta nasce dall'esigenza di sottolineare la facilità con cui può avvenire l'appropriazione del corpo femminile anche in dinamiche relazionali apparentemente canoniche. Ho ritenuto essenziale immergere gli eventi descritti nella quotidianità dei personaggi, cercando di trascendere una narrazione unidimensionale dell'abuso psicologico ed evitando così di racchiudere i miei protagonisti in due poli opposti rigidamente definiti e legati a stereotipi ancora introiettati nella nostra società. L'atmosfera è claustrofobica. La palette di colori pastello e la luce ragionata e modulata in base alla carica emozionale delle vicende narrate colloca lo spettatore in uno spazio liminale tra la realtà e la sua metaforizzazione. L'azione si svolge interamente nell'appartamento dei due. Il simbolismo dei colori nelle scene cruciali è dettato dall'opposizione bianco-nero che differenzia visivamente anche i due personaggi e dal contrasto rosso-bianco che caratterizza la scena della ribellione di Lei. Il sound design del cortometraggio non include alcun supporto musicale, ma il ritmo è dato dal rumore di alcuni oggetti (i rubinetti che gocciolano in cucina e in bagno, il rumore del frigorifero) che amplificano il silenzio, le pause e i momenti carichi di tensione.
Marta Capossela