"Libera" è una serie Rai Fiction, diretta da
Gianluca Mazzella, con supporto MIC prodotta con la Friuli Venezia Giulia Film Commission e fieramente ambientata a Trieste. La storia verte attorno alla protagonista eponima
Libera, una giudice interpretata da
Lunetta Savino, che vive con la nipote liceale Clara (
Daisy Pieropan). La figlia Bianca è defunta per overdose di eroina più di un decennio prima, e ancora Libera è alla ricerca dello spacciatore che ha causato questa tragedia covando una vendetta carceraria nei suoi confronti. La sua perdurante ossessione per questo caso molto personale la porta ad attorcigliare la propria vita attorno a quella di un misterioso criminale che entra ed esce dalla prigione, Pietro Zanon (
Matteo Martari), a sua volta alla ricerca di vendetta ma in termini illegali.
La trama da thriller si incasella in una serie di eventi imprevisti messi in fila con un'alternanza di generi e sottogeneri: commedia degli equivoci, giallo, storia d'amore, dramma procedurale, "storia teen" (parafrasando Boris nella sua quarta stagione), favola morale, commento sociale. Per quanto il ritmo tenti di incalzare lo spettatore con una serie di depistaggi, il tono moralistico che caratterizza la serie sin dai primissimi dialoghi finisce per schiacciarne la credibilità. I protagonisti spesso dovrebbero rappresentare un apice ideale di etica civile.
La seconda puntata fa esplodere il meccanismo della storia con svariati colpi di scena ma spesso sorge il sospetto di non star seguendo una storia ma una serie di vignette che provano a descrivere una realtà giuridica implausibile con sfacciato conservatorismo.
I titoli di coda si aprono con un ringraziamento alla Polizia di Stato.
12/11/2024, 20:23
Nicola Settis