L’Era d’oro nasce dall’incontro con le protagoniste Roberta, Lucy e Danny nel 2016, che mi ha portata all’esperienza del mio primo film Uno due tre e si è trasformato negli anni in una relazione profonda. Realizzare L’Era d’oro cinque anni dopo Uno due tre è stata un'occasione preziosa per continuare a riflettere sulle dinamiche genitoriali e sulla condizione femminile, utilizzando la forma del documentario di creazione. La nascita della prima figlia di Lucy è stato un espediente per tornare a compiere un viaggio di accompagnamento, senza giudizio, in un momento di grande cambiamento, fianco a fianco a delle donne che, come tutti, riflettono ogni giorno su come avvicinarsi a se stesse.
Insieme alle protagoniste, sapevo da dove partivo ma non sapevo dove sarei arrivata.
Considero un privilegio aver potuto osservare senza forzature la loro quotidianità nel suo fluire, anche con lunghi momenti di incertezza e crisi, e aver potuto testimoniare, grazie alla condivisione costante della mia idea artistica con le protagoniste, il loro percorso in cui i ruoli di madri, figlie e sorelle si intrecciano indistricabilmente. Sono felice di aver potuto dare un assaggio della musica di Lucy e dell’immaginario visuale di Roberta, artiste che stimo, e mi sento grata di aver avuto la possibilità di restituire loro un “ritratto di famiglia” e allo stesso tempo di aprire la loro esperienza privata ad una condivisione universale, in modo che altre donne e uomini in contesti diversi possano rispecchiarsi nella bellezza, fragilità e vitale contraddizione che mi hanno ispirata in loro e che ho cercato di evocare
attraverso il film.
Camilla Iannetti