Direttamente dall’ 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia arriveranno al Multisala Cinemazero di Pordenone i film selezionati dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) per la Settimana internazionale della Critica e dalle Giornate degli Autori, rassegna autonoma, organizzata da ANAC e 100autori.
Il Multisala ospiterà, infatti, cinque appuntamenti (giovedì 17 e 24 ottobre e lunedì 4, 11 e 18 novembre) con le proiezioni della rassegna “
Le Giornate della Mostra del Cinema di Venezia” progetto realizzato grazie all’accordo consolidato tra AGIS, ANEC e FICE del Triveneto con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
L’inizio ufficiale è giovedì 17 ottobre alle 21.00 con la misteriosa scultura d’argilla, protagonista del cortometraggio SIC@SIC “Playing God” (Italia, Francia 2024) di Matteo Burani, regista d’animazione italiano attualmente responsabile della supervisione del reparto puppets e della scrittura e regia dei progetti di Studio Croma. Subito a seguire arriverà “Homegrown” (Stati Uniti, 2024) del giornalista e artista Michael Premo, Premio Mario Serandrei - Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico alla Settimana Internazionale della Critica. Tre attivisti di destra (un futuro padre recentemente politicizzato del New Jersey, un veterano dell’Air Force che coordina i conservatori nella città di New York e un carismatico attivista texano) attraversano il paese nell’estate del 2020, durante la campagna elettorale di Donald Trump, contribuendo alla nascita di un movimento che sperano possa sopravvivergli. Quando però si convincono che le elezioni siano state truccate, porteranno la loro battaglia nelle strade. Ne emerge il ritratto agghiacciante di un movimento in crescita, deciso a spingere la democrazia americana sull’orlo del baratro.
Sempre dalla Settimana Internazionale della Critica giovedì 24 ottobre alle 21.00 verrà proposto al pubblico “Sans Dieu” (Italia, 2024) di Alessandro Rocca, qui al suo secondo cortometraggio dopo il successo di “Agosto in Pelliccia”, premio per la Miglior Regia a Visioni Italiane 2022. In concorso nella sezione SIC@SIC, l’opera racconta la storia di Gabriel e Xavier. I due giovani trascorrono i loro pomeriggi giocando, vagando per le campagne ed esplorando posti abbandonati. Sembra tutto tranquillo, ma un sentimento tormenta Gabriel. È amore o religione? La serata proseguirà poi con “Paul & Paulette Take a Bath” (Regno Unito, 2024), lungometraggio d'esordio per il quarantaseienne Jethro Massey. Il film è un’insolita commedia su un giovane fotografo americano e una ragazza francese con il gusto del macabro. Dall’incontro casuale tra Paul e Paulette in un boulevard di Parigi nasce un’amicizia che si sviluppa attorno a un tetro gioco: la messa in scena di cruenti crimini di epoche passate nei luoghi in cui sono avvenuti. Avvicinandosi a poco a poco ad un passato più recente, il morboso viaggio diventa sempre più angosciante, fino a sfumare i confini tra realtà e fantasia, ma consentendo ai protagonisti di trovare una felicità inaspettata negli angoli più oscuri dell’umanità.
Lunedì 4 novembre alle opere della SIC subentreranno quelle delle Giornate degli Autori, ideate sul modello della prestigiosa “Quinzaine des Réalisateurs” di Cannes. Come primo appuntamento, alle 21.00, verrà proiettato “Manas” (Brasile, Portogallo, 2024) di Marianna Brennand, opera vincitrice del GdA Director’s Award 2024. La tredicenne Marcielle vive sull’isola di Marajó, nel cuore della foresta amazzonica. Prigioniera della rassegnazione della madre e, al tempo stesso, incoraggiata dalla fuga idealizzata della sorella maggiore, inizia a capire che il futuro non ha granché da riservarle. Determinata a cambiare il suo destino, decide di affrontare il sistema violento che governa la sua famiglia e le donne della sua comunità.
Protagonista di lunedì 11 novembre, con inizio sempre alle 21.00, sarà “Soudan, souviens-toi” (Francia, Tunisia, Qatar, 2024) della regista franco-tunisina Hind Meddeb, evento speciale della Giornata degli Autori. Shajane, Maha, Muzamil, Khattab sono ventenni sudanesi, politicamente attivi e artisticamente creativi. Questo è un film corale, il ritratto collettivo di una generazione che lotta per la libertà con le proprie parole, poesie e canti. La regista Hind Meddeb ha seguito questi giovani sudanesi nel sit-in di cinquantasette giorni a Khartoum, davanti al quartier generale dell’esercito, e poi durante il massacro del 3 giugno 2019, quando i militari attaccarono i manifestanti uccidendo in poche ore centinaia di persone che stavano resistendo al colpo di stato. E poi ha continuato a riprenderli fino a quando la guerra è iniziata, causando morte e distruzione ovunque, costringendo tutti a prendere le strade dell’esilio.
Nell’ultima giornata della rassegna, lunedì 18 novembre, troviamo in cartellone, alle 21.00, “To Kill A Mongolian Horse” (Malaysia, Stati Uniti, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, 2024) esordio spettacolare e pittorico della regista mongola Jiang Xiaoxuan. Tra le steppe invernali, Saina, un cavaliere mongolo si reiventa come performer, occupandosi del suo ranch di giorno ed esibendosi a cavallo per il pubblico di notte. A differenza del regale cavaliere che interpreta nello spettacolo, nella realtà quotidiana, Saina scopre che la sua vita da mandriano è sull’orlo di un baratro.
La proiezioni sono ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti