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Via Appia. Regina Viarum” è stata iscritto lo scorso 27 luglio nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, durante la 46a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, in corso di svolgimento a New Delhi in India.
In occasione di questo importante riconoscimento, è da segnalare la presenza di un film unico che testimonia l'importanza della tutela e della valorizzazione di questo patrimonio straordinario. Il documentario "
Appia Antica, storia di una tutela" di Milo Adami, con la sceneggiatura di Giuseppe Cederna, presentato in anteprima assoluta nel corso della XXV edizione del festival CinemAmbiente di Torino nel 2022, racconta infatti l'impegno di chi ha restituito questo grande patrimonio al pubblico. Il film breve è disponibile gratuitamente su
YouTube sul canale del Parco Archeologico dell'Appia Antica.
Il documentario nasce dal progetto di valorizzazione della via Appia Antica intrapreso dal Parco Archeologico dell'Appia Antica e dall'Archivio Antonio Cederna.
Antonio Cederna fu tra i primi a immaginare la regina viarum come un museo a cielo aperto che dai castelli romani arrivasse al centro della città. E il suo impegno è evidente nei documenti che attestano le reiterate denunce, gli articoli e le proposte di legge conservate nell'archivio. Negli anni 50 e 60, la via Appia Antica aveva infatti attirato le attenzioni della dolce vita romana e con essa anche saccheggi, deturpazioni e spogliazioni. Star del cinema, politici, diplomatici e ricchi industriali, hanno saccheggiato tombe, sepolcri, fregi, per realizzare sontuose ville. Grazie a Cederna, nel 1965 il decreto Mancini vincolò l'area a parco e avviò il salvataggio dell'Appia Antica dagli abusi e dalla speculazione edilizia che ne avrebbero fatto un’area privata. Oggi il Parco Archeologico dell'Appia Antica si occupa non solo di tutelare il territorio della regina viarum, ma anche di preservare il lavoro di chi per primo si è battutto per questo scopo.