Sono iniziate nei giorni scorsi a Parigi le riprese del documentario "
Rino Della Negra, il calciatore partigiano", diretto da Daniele Ceccarini e Mario Molinari, con la musica del cantautore Marco Rovelli e con i disegni e animazioni di Alex Raso. Sarà girato tra la Francia e l'Italia e proporrà importanti testimonianze e documenti inediti.
In occasione degli ottant'anni dalla morte il docufilm vuole ripercorrere la storia di Rino Della Negra, giovane calciatore della Red Star Parigi di origine friulana, emigrato con la famiglia in Francia da Segnacco di Tarcento in provincia di Udine e proveniente dalle classi più popolari. Entrato nella Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale morì fucilato dai nazisti a Mont Valérien il 21 febbraio 1944 insieme al gruppo Manouchian.
ll documentario è una storia sociale di lotta per la Resistenza che prende forma non solo nel contesto della seconda guerra mondiale, della Resistenza europea e dell’antifascismo, ma anche in un ambiente socioculturale dove il calcio rappresenta un forte elemento di aggregazione e di riscatto per chi, come Rino, viene dalla classe operaia.
Della Negra è anche rappresentativo di una cultura migrante in cui le radici e le origini familiari, la cultura operaia, italiana e antifascista, si mescolano alla storia del Paese di accoglienza, la storia della Resistenza francese. Una storia di lotta di Liberazione dal nazifascismo, nella quale gli italiani hanno svolto un ruolo importante in quanto, fuggiti dal regime fascista di Mussolini, hanno continuato la lotta Oltralpe, per poi riportarla insieme in Italia.
Il 21 febbraio 2024 tutto il gruppo Manouchian è stato accolto nel Pantheon di Parigi dove riposano le grandi personalità della Francia. Con un cerimonia ufficiale oltre alle spoglie di Missak Manouchian e della moglie Méliné è stata posta una lapide con i nomi dei 23 condannati a morte al processo cosiddetto dell’Affiche Rouge.