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NOAM OFF - A Faenza aspettando il NOAM Faenza Film Festival


NOAM OFF - A Faenza aspettando il NOAM Faenza Film Festival
NOAM OFF nasce per affrontare il cambiamento. Vi comunichiamo con questa data "off" che il NOAM Faenza Film Festival si sposta per la sua seconda edizione in autunno. La scelta è strategica e la domanda però da porsi in quanto organizzatori è subito stata: cosa fare prima della nuova edizione? Abbiamo pensato che il nostro pubblico meritasse, dopo un anno esatto di attesa, una grande festa, una festa dove ancora una volta il protagonista fosse il cinema. In numeri, NOAM OFF porta a Faenza quattro film (di cui due prime nazionali), tre ospiti, un party e tantissime collaborazioni e iniziative parallele per lo più ad accesso gratuito. Dai silenzi di una protagonista messicana che ci ricordano quelli del batterista di "Sound of Metal", alle risate amare di una commedia canadese dai volti multiformi e ancora dal bianco e nero del racconto documentaristico della comunità LGBTQIA+ afroamericana nella periferia degli Stati Uniti alla volontà delle nuove multietniche generazioni di protestare per il clima alzando violentemente la voce attraverso l'azione.
Al programma di proiezioni si affianca però nuovamente uno spazio di approfondimento culturale. Conosceremo il lavoro de La McMusa che da anni viaggia, organizza progetti e soprattutto divulga gli Stati Uniti. L'instancabile lavoro editoriale di Roberto Lasagna porterà a Faenza in anteprima assoluta la monografia su Peter Lorre che approfondiremo nella collaborazione con Roger Corman, certamente uno dei padri del cinema indie di genere. Infine, gli sguardi delle illustrazioni della nostra Alice luri e il ritmo underground del nuovo NOAM Party ci trasporteranno almeno per qualche ora oltreoceano. Buon divertimento: ci vediamo al cinema, ci vediamo a Faenza.
Andrea Valmori, Direttore Artistico NOAM Faenza Film Festival

Faenza si prepara dunque ad accogliere NOAM OFF, uno “spin off” del NOAM Faenza Film Festival, il primo festival cinematografico nella città che vedrà la sua seconda edizione nell'autunno di quest'anno. Partendo da una selezione di film dai grandi circuiti festivalieri indipendenti nordamericani, l’obiettivo anche quest’anno sarà quello di portare a Faenza grandi film, ospiti internazionali, scoprire nuovi talenti e, soprattutto, offrire uno spettacolo nuovo e innovativo per il territorio, a partire già dalla giornata di sabato 2 marzo, che sarà interamente dedicata al cinema e che proporrà proiezioni di film in anteprima nazionale, presentazioni di libri, una mostra e un party.

Sono quattro i film proiettati sui grandi schermi di Faenza, tutte opere di altissima qualità cinematografica e tutte incentrate su tematiche molto importanti e attuali: si parla del cambiamento climatico e dell’importanza dell’attivismo, della disabilità e di come viene vissuta all’interno della società, passando poi per la condizione della comunità LGBTQIA+ afroamericana fra New York e Atlanta, fino al problema della violenza sessuale e dei terribili danni che crea a lungo termine. In particolare, il messicano Todo el silencio e il canadese I Used To Be Funny sono prime nazionali, con in aggiunta How To Blow Up a Pipeline che non è mai stato sul grande schermo nel nostro paese in quanto distribuito direttamente in streaming.

NOAM Faenza Film Festival è un evento dell'associazione FILMEETING APS, associazione di giovani del territorio. L'evento è reso possibile grazie al patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Faenza, a cui si aggiunge la collaborazione con il gruppo Cinemaincentro che nella figura di Alberto Beltrani è il principale partner di NOAM OFF. All'evento contribuiscono poi il Cineclub il Raggio Verde, CNA Cinema e Audiovisivo Ravenna e tante realtà del territorio faentino e forlivese tra cui LA BCC, Cinema Europa, FM Market, Sorelle Festival e l'agenzia di comunicazione Menabò.

La primissima proiezione di NOAM OFF sarà How to Blow Up a Pipeline di Daniel Goldhaber (ore 9:30), un thriller avvincente che affronta il tema urgente della crisi climatica. Con uno sguardo provocatorio il film esplora il coraggio degli attivisti e il costo delle azioni contro il degrado ambientale. How to Blow Up a Pipeline è un’opera che promette di stimolare riflessioni profonde sulla nostra responsabilità individuale e collettiva di fronte alla crisi planetaria.

A seguire, alle ore 15:15, avremo la possibilità di vedere il potentissimo Todo el Silencio di Diego Del Rio, un viaggio emozionante nella vita della comunità sorda, con un’introduzione speciale curata da Gian Marco Magnani, Vicedirettore NOAM Faenza Film Festival. In un mondo dove il suono è vita, la pellicola ci pone una domanda: come ci si sente nel vedere gradualmente sfumare la capacità di percepire il mondo nel modo in cui siamo abituati? Un viaggio che attraversa emozioni profonde e riflessioni su ciò che davvero conta.

Alle ore 17:45 sarà la volta di Kokomo City di D. Smith, una proiezione in collaborazione con Sorelle Festival, che introdurrà l’evento insieme ad Andrea Valmori. Il primo lungometraggio di D. Smith, presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2023, racconta con intimità e attenzione le storie di quattro donne transessuali nere, sex workers che vivono tra New York e Atlanta e che offrono le versioni più autentiche di sé stesse e affrontano senza pregiudizi e senza tabù le questioni che riguardano il sesso, il razzismo, l’identità transessuale e la comunità nera.

L’ultima proiezione della giornata sarà, alle ore 21:00, I Used to Be Funny, con l’introduzione di Marco Lovisato. Scritto e diretto da Ally Pankiw, I Used to Be Funny racconta la storia di Sam, un’aspirante stand-up comedian di Toronto la cui vita è stata recentemente segnata dalla scomparsa di Brooke, giovane ragazza a cui faceva da baby-sitter. Divertente e allo stesso tempo struggente, la dramedy di Ally Pankiw, interpretata dalla nuova regina del cinema indie, Rachel Sennott (Shiva Baby, Bottoms) affronta i temi del trauma e della guarigione con attenzione e onestà, invitandoci a riflettere su come questi influenzano le relazioni della nostra vita.

Saranno tanti gli eventi speciali in programma il 2 marzo.
Alle ore 12.00 si terrà l’inaugurazione della mostra SGUARDI DEL CINEMA NORDAMERICANO, bellissima esposizione itinerante e interattiva dell’artista Alice Iuri. L’esposizione è una raccolta di ritratti di volti iconici del cinema nord-americano, a partire da registi che hanno fatto la storia della Settima Arte come Stanley Kubrick e Orson Welles, fino a personalità del cinema indipendente contemporaneo come Harmony Korine e Rachel Sennott.
Nata a Udine nel 1986, Alice Iuri vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in Design ha iniziato a lavorare in ambito editoriale come graphic designer e illustratrice in collaborazione con lo studio theWorldofDot, progettando copertine per case editrici come Guanda e Rizzoli. Da sempre appassionata di cinema, collabora con Longtake e Filmeeting e ha disegnato le copertine dei numeri monografici di Linus dedicati a Dario Argento, Stanley Kubrick e Walt Disney.

Da non perdere alle ore 14.00 “Un caffè con il critico”, che prevede la presentazione del libro “Peter Lorre. Il sorriso del male”, a cura di Roberto Lasagna che dialogherà con il selezionatore del Festival Marco Lovisato: l’autore ci racconterà il cinema del maestro dell’horror Roger Corman e l’indimenticabile attore Peter Lorre, svelando retroscena esclusivi sul cinema degli anni Novanta.

Alle ore 16:45 il cartellone prevede l’evento speciale TE LA DO IO L’AMERICA: DIALOGO CON LA MCMUSA in cui sarà presentato il libro “Sparire qui” (2023, Rizzoli) di Marta Ciccolari Micaldi, che dialogherà con Mattia Rizzi.
Marta Ciccolari Micaldi, in arte La McMusa, è una giornalista e una guida letteraria. Voce italiana sulla cultura americana, con le sue iniziative culturali porta dal 2013 l’America in Italia e gli italiani in America. Autrice di newsletter e podcast, nel 2023 ha pubblicato Sparire qui (Rizzoli), un viaggio «alla scoperta degli Stati Uniti in tutta la loro struggente complessità».

Fra gli eventi collaterali non poteva infine mancare una festa conclusiva per salutare e ringraziare tutte le persone che sostengono questo progetto: il NOAM Secret Party, che si terrà a partire dalle 23.00 in una location per ora segretissima, sarà l’arrivederci al prossimo appuntamento, quello in autunno con il NOAM Faenza Film Festival!

23/02/2024, 11:30