DOCUMENTANDO - Cinque nuovi documentari liberamente fruibil
Cinque nuove storie a cui appassionarsi e un’app completamente gratuita da scaricare sui propri smartphone! Sono queste le novità, in pista da metà febbraio 2024, di
Documentando. Archivio del Documentario Italiano, la piattaforma digitale di conservazione e visione dei documentari italiani, ad accesso libero senza restrizioni territoriali, ideata dall’Associazione D.E-R Documentaristi dell’Emilia Romagna in collaborazione con Emilia-Romagna Film Commission e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Un archivio vivo e in continua espansione composto da oltre 200 opere di cinema del reale, realizzate da autori Italiani a partire dai primi anni 2000, organizzate in dodici aree tematiche e accompagnate dal trailer insieme a una scheda contenente informazioni sull’autore, il cast, la sinossi, la produzione e la distribuzione.
Entrano a fare parte di questo prezioso e vasto patrimonio filmico, due opere di
Antonio Martino, il noto filmmaker calabrese, laureato al DAMS - Università di Bologna che dal 2005 dirige film documentari d’autore su temi ambientali, sociali e politici: "
Gara de Nord copii pe strada", girato in Romania nel 2006, uno dei primi lavori di Martino sulla deplorevole condizione dei bambini di strada rumeni in un Paese che a stento cerca di riprendersi dopo gli orrori post Ceusescu, vincitore, tra gli altri, del Premio Ilaria Alpi di Riccione nel 2007 e acquistato da Raitre e Rai news 24; e "
Nigur"i, che racconta la difficile convivenza fra gli abitanti (circa 500) del piccolo paese calabrese di S. Anna e gli “ospiti” (oltre 2.000) del vicino centro d’accoglienza uno dei più grandi campi d'Europa, un’opera premiata in diversi festival tra cui l’Est Film Festival di Viterbo e il Festival del Documentario d'Abruzzo.
Tra le nuove acquisizioni, anche due lavori di
Caterina Monzani, regista, produttrice e montatrice di documentari, di base a Londra: "
The Love Bureau", un racconto dolce-amaro sugli incontri via internet, sulla caduta del comunismo e la ricerca dell’amore nel 21˚ secolo, con protagonista Bettina, una sorta di un moderno Cupido specializzato in uomini italiani e donne dell'est europeo, passato in molti festival internazionali, tra cui East End Film Festival (Londra, 2010), Izmir International Film Festival (Izmir, Turchia, 2010), Arcipelago International Film Festival (Roma, 2010) e 10th Mediterranean Film Festival (Bosnia and Herzegovina, 2010); "
La valle dello Jato", scritto insieme a Sergio Vega, un potente ritratto di Pino Maniaci, giornalista autodidatta, colto qui nella missione di liberare la sua terra, la Sicilia, dalla corruzione mafiosa attraverso la televisione Telejato, un’opera selezionata in molti festival e vincitrice del Premio Miglior Documentario Italiano al RIFF AWARDS (Rome Independent Film Festival 2013).
Infine, tra i nuovi titoli, anche "
Mezzanotte a Mosca" un film di Giovanni Cocconi e Pietro Medioli, che racconta piccole storie di passione per la musica, rievocate dagli anziani abitanti di San Secondo nel parmense, nel giorno del centenario della morte di Giuseppe Verdi che tanto amava questa cittadina, un’opera che svela gli intrecci della cultura musicale verdiana con i ricordi e le emozioni di alcuni ultrasettantenni e ultraottantenni appassionati di lirica. Il documentario è stato selezionato in diversi festival italiani e internazionali, tra cui il Torino Film Festival del 2001, ed ha avuto diversi passaggi televisivi su RTSI Radio Televisione Svizzera Italiana, La7, Kunst Kaanal (Olanda) e 24OreTv.
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21/02/2024, 15:08