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MOLISECINEMA 21 - I premi


Miglior Documentario “Las Leonas” di Isabel Achával e Chiara Bondì. Miglior Corto italiano “Sciaraballa” di Mino Capuano.


MOLISECINEMA 21 - I premi
Isabella Ragonese
Con la premiazione dei concorsi termina la 21a edizione del Festival MoliseCinema che si è svolta dall’ 8 al 13 agosto 2023 a Casacalenda (CB). Resi noti i vincitori delle cinque sezioni competitive: Frontiere (documentari), Percorsi (corti italiani), Paesi in corto (corti internazionali), Paesi in lungo (lungometraggi) e, da quest’anno, Girare il Molise (corti molisani). Sono stati 61 i film in concorso presentati al Festival che ha registrato un’ampia partecipazione di pubblico e un gran numero di proiezioni, eventi e ospiti. Tra gli eventi speciali l’incontro con Isabella Ragonese, a cui MoliseCinema ha dedicato il libro "Tutta la vita dentro", a cura di Federico Pommier Vincelli e Anna Maria Pasetti, 6° volume della collana del Festival.

Per la sezione Frontiere - Premio Giuseppe Folchi, il concorso riservato ai documentari, la giuria composta da Fabio Ferzetti, Luca Manes e Flavia Montini ha assegnato Il premio come Miglior Documentario a "Las Leonas" di Isabel Achával e Chiara Bondì, con la seguente motivazione: “Per la lucidità con cui le registe danno corpo e voce a donne, solitamente invisibili, rendendole generose testimoni non solo delle loro vite ma anche della società in cui vivono. Che poi è la nostra, realizzando un film che diverte e commuove ma che sa anche ribaltare ruoli e sguardi abbattendo gli stereotipi sociali e di genere”.

Una Menzione speciale della Giuria è andata a "Il Cerchio" di Sophie Chiarello “Per la delicatezza dello sguardo e la profondità dell'ascolto con cui l'autrice si pone davanti ai suoi piccoli protagonisti, testimoni e artefici di un mondo che sta nascendo”.

Per la sezione Percorsi. Cortometraggi italiani la giuria composta da Antonella Di Nocera, Niccolò Gentili e Giovanni Gifuni ha assegnato il primo premio per il Miglior Cortometraggio italiano a "Sciaraballa" di Mino Capuano: “Per la delicatezza con cui affronta il tema dell’incomunicabilità nel rapporto tra padre e figlio, in una atmosfera, al contempo, sospesa e coinvolgente, capace di riflettere, in modo intimo ed emotivo, ma anche leggero e giocoso, lo smarrimento di due generazioni a confronto”.

La Giuria ha inoltre assegnato tre menzioni speciali. Una Menzione è andata al film d’animazione "La Notte" di Martina Generali, Simone Pratola e Francesca Sofia Rosso “Per l’autenticità con cui i giovani autori hanno creato una storia colma di fantasia, ritmo ed originalità, anche confrontandosi con fonti alte di ispirazione sia musicale che visive”.
La seconda Menzione speciale è stata assegnata per la sceneggiatura al film "SeMe" di Lucia Bulgheroni “Per la capacità di affrontare un tema coraggioso, contemporaneo e al tempo stesso divisivo, attraverso una narrazione misurata, dialoghi brillanti ed un soggetto dal tono leggero, ed anche cinico, che ha le potenzialità per uno sviluppo di un film di lungometraggio”.
La terza Menzione speciale è andata al film "Rosa e Pezza" di Giulia Regini “Per la naturalezza e la verità con cui i due attori, Enrico Bonello e Gabriele Di Stadio, consentono un’immersione negli affetti e nei conflitti di due fratelli che in modo diverso reagiscono alla scelta del proprio futuro nel contesto di una famiglia della provincia”.

Per la sezione Paesi in corto. Concorso Cortometraggi internazionali, la giuria composta da Alessia Brandoni, Alessandro Giorgio e Kal Weber, ha assegnato il premio per il Miglior Cortometraggio internazionale al corto polacco "Martwy Punkt/Blind Spot" di Patrycja Polkowska con la seguente motivazione “Dramma teso e multistrato, Blind Spot è un film sulla complessità della realtà soggettiva e sul pregiudizio costruito su di un saliscendi emotivo, a tratti quasi un thriller poliziesco, che coinvolge una grande varietà di codici del linguaggio cinematografico”.

La giuria ha deciso di assegnare inoltre due Menzioni speciali a "Serpêhatiyên neqewimî/Things Unheard Of" del turco Ramazan Kılıç, “Emblematica storia di formazione di una ragazzina contro l'oppressione abusiva dell'autorità e al tempo stesso saggio filmico su come si costituisce uno "sguardo" singolare. I racconti orali incorniciati in una Tv immaginifica e le soggettive sul paesaggio curdo vivono in profondo rapporto con la risposta della comunità all'aggressione”, e a "Hors-saison" del francese Francescu Artily, “Una recitazione in levare, una cinematografia elegantemente incorniciata e una rappresentazione dolorosamente accurata del mancato perseguimento dei propri impulsi creativi che in questo film sono esplorati e restituiti in raffinati dettagli”.

Il Premio del pubblico per i cortometraggi, votato dagli spettatori durante le proiezioni, è andato a "Stück für Stück/Piece by Piece", di Reza Rasouli, giovane regista iraniano residente in Austria.

Per la sezione Paesi in lungo, dedicata ai lungometraggi (opere prime e seconde), il premio è assegnato dal pubblico e sarà reso noto al termine della proiezione dell’ultimo film in concorso e sul sito del Festival.

Ai tradizionali concorsi del Festival si aggiunge da quest’anno la sezione competitiva Girare il Molise/Rete dei Festival dell’Adriatico, destinata a cortometraggi di autori molisani o girati in Molise. Il premio, assegnato dalla Giuria composta dai Direttori di Sulmona International Film Festival (Marco Maiorano), Corto Dorico (Luca Caprara) e Sudestival (Michele Suma), va al cortometraggio "Beati i puri di cuore" di Matteo Giampetruzzi: “Per la spiccata capacità di innestare i tratti di un conflitto familiare universale nel territorio emotivo di una storia profondamente personale. Un ritratto intimo e misurato che restituisce la profondità cristallina del bene fraterno in opposizione a una subdola e arrogante idea di violenza”. Una Menzione speciale è andata al corto "La Nocchiera" di Martina Briglia “Per l’originalità di restituire la dimensione dolorosa della maternità non voluta nel contesto di un dialogo generazionale e antitetico”.

Anche quest’anno è stato assegnato il premio per i cortometraggi italiani e internazionali dagli studenti della scuola di cinema di Pescara IFA. Per la sezione Percorsi. Concorso cortometraggi Italiani il premio va a "Sciaraballa" di Mino Capuano “Per le sorprendenti scelte stilistiche e registiche del corto. L’ottimo uso dello storytelling, dei dialoghi e della fotografia che permettono di empatizzare con i personaggi, con i loro desideri e i loro conflitti e la modalità con il quale è affrontato il tema principale: il dramma generazionale che comprende il mondo giovane e adulto, in un connubio tra ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà”.
Per Paesi in corto. Concorso cortometraggi internazionali il premio va al corto sino-statunitense "Xiaohui he ta de niu/Xiaohui and His Cows" di Xinying Lao, perché “introspezione, vulnerabilità e intimità sono le sensazioni che questo corto restituisce. L’ottima regia e l’ottimo uso dello storytelling non hanno alcuna difficoltà nel raccontare l’intimità del bambino protagonista, suggerendo attraverso la metafora uomo-natura uno dei rapporti primordiali del mondo: il rapporto madre-figlio”.

13/08/2023, 20:59