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PAOLO RUFFINI - "Il mondo non fa poi cosi' schifo"


Il regista e interprete di "Rido perché ti amo" racconta la sua esperienza in questo film romantico al cinema dal 6 luglio distribuito da Medusa


PAOLO RUFFINI -
La locandina di "Rido perché ti amo" di Paolo Ruffini
Una graziosa, piccola piazza italiana popolata da personaggi singolari, simpatici e sinceri e una storia d’amore delicata che dura dai tempi delle elementari, questi gli ingredienti di Rido perché ti amo, la nuova commedia romantica diretta da Paolo Ruffini e da lui scritta con Francesca Romana Massaro, Nicola Nocella e il compianto Max Croci, . Un racconto tenero e divertente, semplice come le promesse di un bambino eppure ricco di spunti, omaggi e sentimenti delicati che vede impegnato un cast dei più vari e originali composto, oltre che da Ruffini e Nocella stessi, anche da Daphne Scoccia, Barbara Venturato, Claudio Gregori (Greg), Enzo Garinei, Malika Ayane, Filippo Caccamo, Herbert Ballerina e Loretta Goggi.

La storia di "Rido perché ti amo" si apre con due bambini, Amanda (Barbara Venturato) e Leopoldo (Nicola Nocella), che si giurano amore eterno davanti a una torta a forma di cuore. Dopo 25 anni, Amanda, diventata una ballerina di danza classica professionista, e Leopoldo, pasticcere di fama mondiale, stanno per sposarsi davvero, ma qualcosa è cambiato nel cuore di lui, tanto che la ragazza, prima delle nozze, decide di trasferirsi a Parigi per inseguire il suo sogno di diventare coreografa dell’Opéra.

Leopoldo è sconvolto e si rende conto di aver tradito non solo l’amore della sua vita, ma anche il bambino che era e con la complicità del suo migliore amico Ciro (Paolo Ruffini) e degli abitanti della piazza cerca di riconquistare il cuore di Amanda.
Paolo Ruffini racconta l’ispirazione e le intenzioni del suo Rido perché ti amo.

Una commedia italiana romantica fino in fondo, come mai avete scelto di andare in questa direzione?
"È un film che parla di cioccolato, di torte, d’amore. C’è il tipico viaggio dell’eroe, ma soprattutto penso che sia un film incantato, che ha una sua poesia. Alla fine di questa storia mi piacerebbe semplicemente che le persone possano dire che il mondo non fa poi così schifo".

Ma secondo te l’amore è una magia o una possibilità reale?
"È una possibilità reale senza ombra di dubbio, ma è anche una magia, nel senso che scegliere su 6 miliardi di persone proprio quella giusta è una sorta di incantesimo. Al di là del discorso sull’eternità, mi piaceva interrogarmi su quanto quegli amori che nascono sui banchi di scuola, addirittura alle elementari, possano poi diventare possibili".

Il film è ricco di citazioni e omaggi cinematografici da Qualcuno volò sul nido del cuculo a Chocolat e molti altri e il suo personaggio è un cinefilo puro, quanto c’è di lei in Ciro?
"Io non ho un videonoleggio come Ciro solo per sbaglio, o meglio, ho una videoteca a casa mia, ho 16mila VHS e qualcosa come 5/6mila DVD. A me il cinema ha salvato la vita e questo film è tutto una citazione, da L’erba del vicino a Ratatouille, Star Wars. È una citazione continua anche dal mondo dei fumetti: Nicola Nocella e io siamo Asterix e Obelix al contrario. Rido perché ti amo è forse un film un pochino ambizioso, ma ho cercato di spingermi oltre grazie anche ad un ottimo direttore della fotografia come Fabio Zamarion (La migliore offerta, Tolo Tolo, Lasciarsi un giorno a Roma, Ritorno al crimine), al montaggio di Claudio Di Mauro, che ha lavorato con Antonioni, Muccino, Verdone, grazie a degli attori straordinari e a un “metodo Ruffini”, come lo hanno definito loro, che consiste nello stare un mese a mangiare nelle trattorie romane".

Il film si avvale anche di un cast ricco grazie al quale i personaggi interagiscono tra loro manifestando caratterizzazioni molto precise.
"Il cast è totalmente anomalo. La protagonista, Barbara Venturato, è un esordiente, e l’ho scelta semplicemente perché è l’attrice che ha fatto il miglior provino, non è un nome ma era la più funzionale alla storia. Poi che c’è Daphne Scoccia, che aveva esordito in un film di Giovannesi, al fianco di Loretta Goggi, Greg, Garinei e Malika, che ci ha regalato un pezzo scritto da Giuliano Sangiorgi che porta il titolo del film".


Vania Amitrano

11/07/2023, 10:48