Il 22 luglio 2023 inizierà il
Gallio Filmfestival, un appuntamento con il cinema che da 26 anni si svolge sull’ Altopiano di Asiago. Le proiezioni avranno luogo presso la sala del Cineghel di il pomeriggio e la sera.
Anche quest’anno la rassegna si dividerà in due parti: la prima, dedicata alle opere prime italiane; la seconda, dedicata a pellicole internazionali.
Il film inaugurale alla presenza dei registi è "
Fortuna Granda" che racconta la realtà di un comune italiane della provincia ferrarese sul mare Adriatico. Il documentario pone a confronto il mondo romantico di un piccolo centro marittimo con la necessità di adeguarsi al mondo attuale che progredisce velocemente e richiede spirito di adattamento.
"
Le Proprietà dei Metalli" e "
Diari di Spezie" sono altri film presentati dai loro rispettivi autori: il primo affronta il tema del diverso e della solitudine, il secondo è un giallo sospeso fra indagine introspettiva e suspense. Molto atteso è l’esordio alla regia di Giuseppe Battiston con la commedia "
Io vivo altrove!", che sarà proiettato martedi pomeriggio, 25 luglio.
Saranno proiettati inoltre: "
La Timidezza delle Chiome", sullo stretto legale fra gemelli, "
L’Uomo senza Colpa", un film di denuncia sociale, mentre il documentario "
Wo-kra L’altro Brasile" costituisce evento speciale in seno al festival, nonché l’inizio della parte dedicata ai film stranieri. Per il
ciclo Storie dell’altro Cinema, infatti, fino al 6 agosto saranno proiettati i film stranieri: "
Alcarràs", "
Godland", "
Il Frutto della tarda Estate", "
Terra e Polvere" (già in concorso al 72° Festival di Berlino). In particolare "
Godland" è considerato uno dei titoli più importanti del recente panorama europeo, mentre "
Il Frutto della tarda Estate" è stato premiato al workshop Final Cut in Venice durante il Festival di Venezia nel 2022. Povertà, emancipazione, solitudine, abbandono, progresso e speranza sono i temi principali che attraversano le pellicole, unificandole. Sono i temi cari al
Gallio filmfestival, che da sempre cerca di offrire uno spaccato attuale della nostra società e del mondo che la circonda.
Nella serata inaugurale della ventiseiesima edizione del
Gallio Filfmfestival sarà proiettato un promo del cortometraggio intitolato "
Un Natale del 1945". Il corto, realizzato nel territorio di Gallio, Enego e Asiago lo scorso febbraio durante un’intensa settimana di riprese, propone un racconto di
Mario Rigoni Stern pubblicato da Einaudi: si tratta della prima trasposizione cinematografica di un racconto del grande scrittore asiaghese. Il progetto, prodotto di una joint-venture fra
Gallio Filmfestival e da Rio Film Srl, ha coinvolto molti residenti sia dal punto di vista della reperibilità di spazi, materiali, arredamenti, sia per quanto riguarda comparse e figuranti. Il regista romano Fabio Rosi è rimasto piacevolmente stupito dalla disponibilità e dall’entusiasmo degli altopianesi impegnati nel progetto.