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Note di regia di "Mindcage - Mente Criminale"


Note di regia di
Mindcage – Mente criminale č un thriller soprannaturale/horror che esplora il sovrumano utilizzando l'iconografia religiosa. Un'investigatrice di polizia che ha perso la fede si rifiuta di considerare l'esistenza di qualcosa al di fuori del mondo fisico mentre č sulle tracce di un misterioso serial killer. Ma mentre la sua caccia procede, le circostanze le impongono di riesaminare la sua ideologia. La storia doveva svolgersi originariamente in u n contesto metropolitano , ma č stata spostata in uno scenario rurale a causa di problemi logistici e tecnici. Con questo cambiamento, ho dovuto rived ere e creare un'ambientazione gotica con dei risultati visivamente magnifici. Come thriller soprannaturale/horror, Mindcage utilizza elementi mitologici suggestivi che richiamano film come Il sesto senso , Seven e Constantine . Pur essendo ambientato ai gior ni nostri, ho voluto inserire degli oggetti di scena d’epoca che, a mio avviso, aiutano a costruire la suspence. Per le scene piů horror, ho cercato di evitare la tipica costruzione del genere che, a tratti, suscita nausea. Ho preferito giocare in un mix d i horror e bellezza per l’edificazione di un’esperienza mistica, capace di suscitare inquietudine. Ho sempre desiderato lavorare ad una storia poliziesca. Con lo sceneggiatore Reggie Keyohara III siamo stati subito attratti dall’idea di esplorare la sfera mistica con personaggi estremamente razionali. Come regista, poi, per me era importante riuscire a combinare un’estetica noir con quella tipica dell’arte classica. D’altronde, ero un pittore che lavorava al Museo Italiano , riproducev o opere classiche di Tiziano, Caravaggio e Raffaello. Č da quel mondo che provengo. Ho deciso di usare principalmente il rosso e l’oro come tonalitŕ cromatiche. Mi sono ispirato ai dipinti religiosi dell'arte italiana del XV e XVI secolo e, alcune di queste immagini, rientrano in molte inquadrature del film. Ho lavorato in modo molto acc urato e dettagliato sugli storyboard e con il direttore della fotografia ho usato luci e composizion i molto simili.

Mauro Borrelli

18/05/2023, 15:45