Sarah Felberbaum è Tina Anselmi
Partigiana a 16 anni, sindacalista in difesa delle operaie, prima ministra in Italia nel 1976: Tina Anselmi ha aperto la strada all’emancipazione femminile. Diventa ministra del lavoro e grazie a lei le differenze salariali tra uomini e donne vengono abolite. Due anni dopo è Ministra della Salute, sul suo tavolo ci sono leggi e riforme importanti: la legge sull’aborto, la riforma Basaglia, l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale. Ma il giorno in cui dovrebbe nascere il nuovo Governo, il sequestro di Aldo Moro travolge l’Italia e qualsiasi agenda politica. Tina non si ferma, va avanti nel suo lavoro e sceglie, in sintonia con il suo partito, la linea della fermezza. Qualche anno dopo, nel 1981, è Presidente della Commissione di indagine sulla loggia massonica P2. Di nuovo unica donna in un mondo di uomini. Audizione dopo audizione, Tina scopre gli interessi di un gruppo di potere che ha cercato di governare il Paese in modo occulto.
Tratto dalle opere "
La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi" di
Anna Vinci e "
Storia di una passione politica" di
Tina Anselmi e Anna Vinci, sceneggiato da
Monica Zapelli, Ilaria e Marta Storti, "
Tina Anselmi – Una vita per la democrazia" diretto da
Luciano Manuzzi racconta la storia di una figura fondamentale della nostra storia repubblicana, una donna in un ambiente dominato solo dagli uomini che si è battuta per i diritti civili e per una società più paritaria.
A dare volto e voce a Tina Anselmi l’attrice
Sarah Felberbaum, che riesce a comunicare tutta la caparbietà e la dolcezza di una donna che, come le disse suo padre, interpretato da
Andrea Pennacchi, “aveva il dovere di restare in vita”. E sopravvivendo alla guerra e battendosi contro il dominio nazifascista ha svoltato la vita di molti, Tina Anselmi continua ad essere un esempio da seguire, soprattutto per i politici di oggi, la sua eredità è importante ma ancora tanta strada c’è da fare.
La fiction diretta da Manuzzi, che arricchisce la narrazione con immagini di repertorio, ha ben poco del carattere e della forza della sua protagonista, raccontando in maniera frettolosa episodi cardine della vita di Tina Anselmi come la sua esperienza da partigiana o il suo impegno da sindacalista nel dopoguerra. Sicuramente la sua figura meritava un approfondimento maggiore, un racconto meno retorico e stucchevole che purtroppo caratterizza molti film e serie basati su personalità che hanno fatto la storia del nostro paese.
25/04/2023, 07:45
Caterina Sabato