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LA DONNA PER ME - L'incontro con la stampa


Arcangeli e Mastronardi presentano la commedia diretta da Marco Martani. Insieme per raccontare l’anima e l’identità del film. Su Sky dal 23


LA DONNA PER ME - L'incontro con la stampa
Andrea Arcangeli e Alessandra Mastronardi
Marco Martani è intervenuto per presentare il film, spiegando il motivo che lo ha spinto a tornare alla regia dopo tanto tempo. “Sono una persona che ha bisogno di stimoli continui. Torno solo alla regia a distanza di 14 anni perché per me, essendo un perfezionista, scrivere una sceneggiatura è un processo molto complesso. Richiede un grande impegno di energie. Non tutti i progetti hanno la calamità che mi spinge a lavorarci ancora un anno per dedicarmi anche alla regia. Per quanto riguarda “La donna per me”, però, il richiamo di tornare a dirigere è stato forte e spero che possa essere stato un valore aggiunto”.
Il regista e sceneggiatore è poi passato a spiegare il messaggio che ha voluto far passare con la scrittura de "La donna per me": “La volontà del film non è solo quella di raccontare la storia di Andrea e delle sue scelte, ma anche parlare di rapporti familiari o delle dinamiche di coppia. Situazione che rendono vera la narrazione perché appartengono alla vita di tutti. Non è una commedia che si concentra solo una situazione buffa che si ripete, vuole scendere e nel profondo e affrontare tematiche importanti e anche dolorose”.

Nel film troviamo il loop temporale, qualcosa che si avvicina molto alla narrazione dei Marvel: “A me piace moltissimo quel mondo li e lo conosco bene. La sfida interessante di quell’universo è costruire dei film che dal punto di vista strutturale sono molto complessi. Anche la struttura del nostro film è complessa, credo che sia necessaria quando si vuole raccontare qualcosa, in questo caso i sentimenti”.

La parola è poi passata agli attori, che hanno raccontato il loro approccio al film e alla costruzione dei personaggi da interpretare. “È un film che da la possibilità agli attori di giocare con diverse sfaccettature con sé stessi, cercando però di rimanere lo stesso personaggio”. - Ha dichiarato Alessandra Mastronardi, Laura nel film - “Era importante riuscire a mantenere le caratteristiche di Laura, mentre si perdeva nei vari universi lontana da Andrea. Credo che sia stato un esperimento assolutamente riuscito: molto credibile e reale, accompagnato da un tocco di magia. Penso che questo film voglia mandare il messaggio di concentrarsi sul presente, senza pensare troppo al passato, al futuro e vivere davvero ogni momento”.

Andrea Arcangeli ha voluto raccontare la sfida che ha dovuto affrontare nei panni del protagonista: “Inizialmente ho pensato che avrei dovuto interpretare tanti ruoli diversi, poi ho capito che in realtà erano tante versioni dello stesso personaggio. La difficoltà è stata riuscire a mettersi nei panni di tante persone, lasciando però intatte le caratteristiche del protagonista.
Il film vuole raccontare una condizione in cui ognuno si può ritrovare, per cui è difficile per chi guarda non sentirsi chiamato in prima persona. Per questo motivo abbiamo pensato che fosse necessario proporre la storia in modo semplice e naturale, anche se in una cornice un po’ assurda”.

“Sono davvero molto emozionato per questa mia prima esperienza. In questo momento guardo il cinema come un bambino che per la prima volta vede un parco giochi. Il clima sul set era serio, ma davvero molto divertente e piacevole. Se il cinema è questo mi piacerebbe continuare con altre esperienze.
La sfida è quella di essere spontanei in modo però razionale e controllato”. Il commento di Francesco Gabbani, all’esordio nel ruolo di attore e autore della canzone che accompagna la scena finale del film.

10/05/2022, 08:39

Alessio Garzina