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Note di regia di "Koza Nostra"


Note di regia di
Koza Nostra nasce da unidea semplice: cosa succederebbe se una Mary Poppins sui generis, meno magica ma forse pi concreta, si ritrovasse a casa di una famiglia mafiosa al completo sbando? chiaro che siamo nei pi profondi territori della commedia seppur in unambientazione in cui non siamo spesso abituati a ridere. Ma non forse questo il grande segreto della nostra tradizionale comicit? Non forse possibile, con un pizzico di cinismo, e unonesta cattiveria poter ridere di una situazione tanto assurda, senza esprimere alcun tipo di giudizio? proprio in questa tradizione che Koza Nostra cerca di immettersi tra le sconfinate zone grigie della commedia, cercando di restare in equilibrio con un altro genere, tra i pi solidi della storia del cinema: il gangster movie. Vlada Koza (45), unirrefrenabile testarda del paese ucraino di Rakhiv, dotata di grande cuore e ottimo buon senso, in partenza per raggiungere sua figlia in Italia, che ha appena dato alla luce il piccolo Antonio‐Mychail. Contemporaneamente, nel paesino siciliano di Trotili, Fredo Lagan, temuto boss di Cosa Nostra caduto in disgrazia, sta per uscire di prigione per scoprire come il mondo e i suoi figli (non) siano pronti a riaccoglierlo. A una prima occhiata, quello di Vlada e Fredo potrebbero sembrare due mondi agli antipodi, senza niente in comune. Eppure a un secondo sguardo pi attento, Vlada e Fredo qualcosa da condividere ce lhanno: sono entrambi genitori, e per motivi diversi, dei pessimi genitori. Koza nostra racconta di genitori e figli e di quanto sia difficile essere gli uni e gli altri, del loro reciproco rapporto tra fiducia e ascolto, di come i genitori debbano saper riconoscere il momento opportuno per lasciar volare via i propri figli, e di come questultimi devono riuscire a ritornare al nido nel momento del bisogno. La forte tematica family del film in un certo senso il fil rouge che va ad unire la linea della commedia e quella del gangster movie perch nella struttura mafiosa, la famiglia il centro sacro, intoccabile e inattaccabile che viene prima di tutto. Lintento di corto‐circuito tra i due generi si riflette stilisticamente attraverso lequilibrata miscela di momenti naturalmente comici e unambientazione che richiama i grandi classici del cinema del genere crime, senza per mai essere parodia, bens fedele ricostruzione di un ambiente che chiamato ad ospitare le clamorose vicende di Vlada & company. In questo calibrato equilibrio, abbiamo confronti tra boss, clan schierati, inseguimenti e sparatorie, ma anche situazioni tipiche della commedia in assoluto contrasto con queste situazioni. Senza considerare lequivoco ‐ grande topos della commedia classica ‐ che la nostra protagonista, una governante ingenua e straniera, si trova a fronteggiare per la prima met del film, ignorando completamente la natura criminale della famiglia che la ospita. Lintenzione stata restituire, attraverso la regia, la scenografia, i costumi e le musiche, questatmosfera intrisa di contaminazione: un mood che strizza locchio sia ai colori e ai toni caldi tipici del sud Italia, ma ancorata ai riferimenti classici del cinema gangster. Lasciandosi ispirare da modelli solidi come quelli della New‐Hollywood, ma anche dai pi recenti e brillanti esempi di commedia dambientazione criminale doltreoceano, senza dimenticare le grandi prove cinematografiche della storica commedia italiana. In conclusione, lobiettivo finale dare agli spettatori due grandi riferimenti, due poli, e poi confonderli, scuoterli, agitarli da una parte allaltra fino a far nascere in loro una domanda cruciale: abbiamo visto una commedia gangster, o un gangster movie comico?

Giovanni Dota