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Note di regia di "Studio Battaglia"


Note di regia di
“È l’amore a muovere il mondo”, disse il poeta. E credo che non ci sia niente di più forte dei sentimenti umani per trascinare una storia, nel bene o nel male, nel dramma come nella commedia. L’amore, nell’accezione ampia del termine, è sempre stato il motore di tutte le più grandi storie mai raccontate dall’antichità ad oggi.
Quando Nicola Serra, Carlo Degli Esposti e Lisa Nur Sultan mi hanno fatto leggere Studio Battaglia ho pensato che fosse una grande occasione di racconto semplice ma innovativa, contemporanea ma classica per parlare d’amore in generale: come lo viviamo, dove ci può portare, cosa significa e forse anche qual è il suo valore.
Una serie al femminile che parla di donne, madri, figlie, mogli o compagne, di sogni e desideri, di occasioni, di rapporti finiti o da cominciare ma parla anche di diritti e doveri.
Perché le nostre protagoniste sono avvocate divorziste, in “Battaglia” appunto, ma piene di empatia e ricche di ironia.
Studio Battaglia può essere definito un legal drama con linee di comedy familiare molto raffinate e personalmente è stata l’occasione per mettermi alla prova su un genere che non avevo mai affrontato da regista.
Ambientata in una ricca città del nord come Milano, in cui classico e moderno si mescolano in armonioso contrasto, con un cast eccellente, di cui vado fiero e che non smetterò mai di ringraziare, Studio Battaglia è una serie che parla d’amore perché parla di rapporti, di famiglia, di padri e madri, di figli, di mogli e mariti.
Il mio obiettivo è stato da subito quello di trovare il giusto equilibrio tra la ricchezza della scrittura e il ritmo del racconto visivo, tra l’alternanza delle storie personali delle protagoniste e i casi di puntata, mescolando generi ma non linguaggio e accompagnando con maggior eleganza possibile e semplicità le tante vicende che caratterizzano questa storia che mi piace definire “popolare”, ma che allo stesso tempo porta con sé un’originalità e modernità che mi hanno entusiasmato da subito.
Credo che ognuno di noi possa trovare qualcosa del suo vissuto o di sé in molti dei personaggi o nelle vicende che abbiamo raccontato e credo che i temi affrontati in questa serie siano tra i più contemporanei e universali perché parlano della vita di tutti noi.
Buona visione.

Simone Spada