Lina Siciliano è Rosa in "Una Femmina"
Un racconto di ‘ndrangheta, una tragedia ma anche un racconto di speranza. La storia di Rosa, di sua madre, donna ribelle “suicidata” con l’acido dai familiari, e di sua nonna, attaccata alle tradizioni e a quel codice d’onore che mette anche i familiari al secondo posto.
Il film di
Francesco Costabile fa una panoramica cruda e spietata della malavita calabrese e delle radici, inconcepibili per qualsiasi essere civile, che stringono a terra ogni individuo che ne faccia parte. Prime fra tutte, le donne incatenate a dei valori che le costringono a subire ogni tipo di sopruso, elementi importanti per la gestione della casa e complici obbligate, silenziose e vittime della violenta macchina messa in piedi per fare soldi e gestire il potere.
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Una Femmina" è la storia di Rosa una ragazza che prende coscienza della sua insostenibile situazione e si ribella per evitare di continuare a sostenerla. Ma la strada è tutta in salita e non bastano i gesti spontanei; Rosa è costretta a mettere in piedi una strategia complicata e dolorosa, tra azione e memoria, illuminata dalla luce blu delle auto della polizia.
Lina Siciliano è un’interprete eccellente, debuttante, calabrese lei stessa, in grado si trasmettere il disagio, senza mai andare sopra le righe, ma anche la voglia di riscatto e di giustizia, nel tentativo di riportare i propri sentimenti davanti agli interessi.
Francesco Costabile, anche lui calabrese, riesce a capire e ad entrare nei meccanismi di un sistema sociale e malavitoso incomprensibile ai nostri occhi, girando in modo asciutto, senza indugiare su estetismi che mancano evidentemente proprio agli ambienti e ai personaggi del film.
13/02/2022, 22:31
Stefano Amadio