PSYCHEDELIC - Il film di Davide Cosco in streaming
E' uscito su Amazon Prime il primo lungometraggio del regista Davide Cosco “
Psychedelic”, il film ha partecipato, nella sezione Alice nella città, all'ultima edizione della Festa del Cinema di Roma. L'opera vanta un cast artistico d'eccezione: Massimiliano Rossi, Yari Gugliucci, Giuseppe Amelio Ksenija Martinovic, Alessandro Haber, Pietro De Silva, Flavio Bucci, Aida Flix, Antonella Bavaro, Anna Malvica, Roberto Bocchi, Brixhilda Shqalsi, Gaspare Di Stefano.
Paul è un attore in crisi, attratto dai sentimenti e dall'arte più che dai bisogni ordinari. Vive in un retro teatro e ha continue visioni psichedeliche. Attorno al suo mondo ruotano le esistenze di suo padre, gravemente malato, del figlio Ernesto, giovane sassofonista ribelle, dell'amico Mario, produttore e gestore di una lavanderia a gettoni. A distanza, una Chiesa aperta agli ultimi e ai diversi è guidata da un sacerdote donna
Psychedelic è un racconto di finzione, che narra di fatti verosimili o inventati, di epoca contemporanea. Nella costruzione di una caleidoscopica costellazione di personaggi, Psychedelic intende tratteggiare, per sconfinamenti e simbolismi, un possibile viaggio che la nostra immaginazione può compiere, come singoli istanti di luce nella profondità della notte. L’idea di realizzare Psychedelic, dal greco psykhé, anima, e dêlos, chiaro, è nata sostanzialmente dalla volontà di avvicinare le esperienze materiali e immateriali che generazioni differenti hanno modo di compiere, attraverso un allargamento della propria coscienza e del proprio spirito, provando così a raccontare un carillon di anime antiche e nuove al contempo. Soggetti che da mondi paralleli cadono nelle proprie paure, sprofondano nei propri tormenti, rinascono nelle soffuse auree, nelle sottili ambizioni, accarezzano le tenere gioie e le effimere utopie. Per come possono, per quanto gli riesce, si interrogano sul senso dell’altrove. Oppure rimangono semplicemente fermi.
"La cornice non impone nulla. Le luci psichedeliche si accendono e si spengono nella mente di Paul che è un attore in ricerca, emblema della sempiterna attualità del Novecento, secolo fustigato dalle guerre, segnato dalle rivoluzioni, eternizzato dall’arte. Così elegante, sontuoso nella sua debolezza; reminiscenza di aristocrazia e ghetto proletario, misto di psicanalisi e irriverenza, avanguardie e stravolgimenti. Un secolo non concluso che rilascia ancora il suo siero di dolce malinconia, come delle lettere scritte a mano in un vecchio baule, sofferente ma incapace di arrivare all’ultimo stadio del dolore che è probabilmente la morte e il definitivo sopraggiungere del nichilismo", spiega il regista.
"La Chiesa è Donna. E’ una Chiesa aperta ai diversi, agli ultimi, ai dimenticati, agli scacciati via, ai poveri, ai diseredati, a quelli che quando camminano sopra tappeti sfarzosi, hanno il maldestro imbarazzo di chi ha le scarpe sporche. Irritualmente, una casa dove soggetti avvolti da stranezze vanno a dormire per trovare un arcano conforto, dove si compiono azioni che notoriamente non si andrebbero a compiere in un contesto che non perde per mai la sua sacralità. In Chiesa, nei momenti in cui non si compie la liturgia e nel pieno rispetto del luogo, si può mangiare un piatto caldo, ci si può scaldare con una coperta, si può ballare un valzer o accogliere altri punti di vista religiosi, senza smarrire l’affidamento, si può perfino giocare a un videogame per trovare la sfera celeste. Se è vero come è vero che la fede è certezza di cose che si sperano. Una Chiesa dal respiro nuovo, secolarizzata, ecumenica, dal retrogusto laico e non antidogmatico, decadente ma non decaduta, dove si ascoltano le scritture e si provano a tramutare nella complessa caducità delle cose".
"Spero che il film porti sempre con sé il profumo e i colori che lo hanno caratterizzato, anche di chi purtroppo ci ha lasciati come Flavio Bucci, magnifico eroe di una recitazione raffiné inzuppata di sacro e profano. Ogni scelta supportata sulle spalle di un gruppo straordinario e su me stesso, è frutto del lavoro di donne e uomini catturati dalla voglia di mettersi in gioco e in discussione, con la sola ambizione che il film non si concluda con la visione, ma che possa accompagnare quanti avranno voglia di varcare una soglia".
16/02/2021, 12:37