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TORINO FILM FESTIVAL 38 - Il Rione della Svolta


"Rione Sanità, La Certezza dei Sogni" di Massimo Ferrari rappresenta il cambiamento dal quartiere del passato, dal quale bisognava girare alla larga se non si voleva rischiare la pelle, fino al quartiere di oggi, quello che ha raccolto migliaia di visitatori e turisti nel 2019


TORINO FILM FESTIVAL 38 - Il Rione della Svolta
"Rione Sanità, La Certezza dei Sogni" al TFF 2020
Come è stato possibile questo cambiamento? Ecco che Don Antonio Loffredo, parroco del Rione, ci narra con soddisfazione, quanto è stato necessario fare per invertire totalmente la tendenza che nel tempo, aveva reso Sanità un posto pericolosissimo, in cui avvenivano sparatorie quasi giornaliere, rapine, scippi, regolamenti di conti fra bande organizzate. Sanità uguale regno di una malavita, che agiva indisturbata anche alla luce del giorno.

Finalmente la morte di Genny, un sedicenne che passava per caso nella piazza principale, al quale hanno sparato per errore, riesce a far reagire gli abitanti del quartiere, soprattutto un comitato di mamme, stanche di tanta violenza. Quello è il momento della svolta: basta alla vita violenta che si era costretti a sopportare ed è anche il momento che a Don Antonio Loffredo, viene consegnata una serie di chiese diroccate, di impianti sportivi abbandonati, di locali fatiscenti, di luoghi antichi sommersi dalla sporcizia, che lui con grande determinazione riesce a trasformare, cavalcando l’onda.

Prende la palla al balzo e chiedendo aiuto a tutti gli abitanti del quartiere, sfrutta il bisogno di cambiamento radicale che in verità tutti avevano desiderato da tempo, ovvero modificare il proprio comportamento sociale, necessario per ottenere una vita sana. Grazie ad imprenditori che investono molto su questa scommessa di cambiamento, Don Antonio, riesce a ristrutturare chiese, cappelle, musei, catacombe, avviando al turismo luoghi magnifici, da sempre nascosti sotto incuria e degrado. Fonda gruppi di quartiere, collettivi e cooperative che oltre all’utilità reale di sistemare le strutture del rione, creano lavoro onesto e redditizio.

A trecentosessanta gradi riescono a sviluppare progetti vincenti, intellettualmente impegnativi ma miracolosi per attuare cambiamenti, sia dal lato artistico che da quello sportivo, riescono a far partire squadre di calcio, una polisportiva, scuole di recitazione, una orchestra filarmonica, una cappella dedicata alla scultura, oltre a diverse altre lodevoli iniziative quali la totale ristrutturazione di antichissime catacombe riportate alla luce dai volontari poi restaurate dagli specialisti, che ad oggi danno lavoro a tanti ragazzi che hanno seriamente studiato per diventare guide. Il docufilm ci racconta come questi cambiamenti sono stati possibili grazie al coraggio di seguire un sogno e grazie anche alla collaborazione e all’intervento di tutti gli abitanti del rione, nessuno escluso.

27/11/2020, 09:32

Silvia Amadio