Inizia oggi
Locarno 2020 – For the Future of Films, l’edizione del Locarno Film Festival dedicata al sostegno dell’industria cinematografica. Al sostegno dei film sospesi a causa del lockdown, grazie al concorso The Films After Tomorrow, a sostegno dei giovani autori con la conferma del concorso Pardi di domani, ma anche al sostegno delle sale, con l’iniziativa Closer to Life. Ma se da un lato Locarno 2020 punterà al futuro, dall’altro non si dimenticherà di riscoprire i suoi oltre 70 anni di storia.
Era il 1984, e nelle sale del mondo usciva quello che sarebbe diventato uno dei più alti riferimenti della storia del cinema, "
Once Upon a Time in America (C’era una volta in America)", di Sergio Leone. Un film straordinario, un cast potente, una colonna sonora indimenticabile. Una vera e propria sinfonia originale in cui
Ennio Morricone seppe scrivere momenti di musica altissima, facendoli dialogare con brani dei Beatles, di Gioachino Rossini o di George Gershwin. Musica che il pubblico di Locarno potrà rivivere in una preziosa copia restaurata di 251 minuti, venerdì 7 agosto alle 20.30 al PalaVideo e martedì 11 agosto, in replica, alle 9.30 al PalaCinema 1.
Era il 1989 e il
Locarno Film Festival assegnò il suo primo Pardo d’onore proprio a lui,
Ennio Morricone. Un riconoscimento a cui seguì, 14 anni dopo, un nuovo incontro tra Locarno e il Maestro: un incontro indimenticabile, avvenuto allo Spazio Forum durante il focus dell’edizione dedicato al rapporto tra musica e cinema. Una conversazione che ora sarà possibile rivivere, o ascoltare per la prima volta, grazie al progetto Discutiamo, discutiamo, curato da Giacomo Hug insieme alla Direttrice artistica
Lili Hinstin, il cui titolo cita il lavoro di un altro amico italiano del Festival, Marco Bellocchio (Pardo d’onore 2015) che esordì proprio a Locarno nel 1965 con I pugni in tasca e che quattro anni dopo firmò l’omonimo e esilarante cortometraggio Discutiamo, discutiamo. Un progetto di cura dell’archivio con cui il Locarno Film Festival vuole offrire al proprio pubblico quei momenti di incontro e cinema tipici di ogni estate. Da oggi, 5 agosto, sul sito del Locarno Film Festival sarà possibile riscoprire, ascoltare e vedere 20 preziosi incontri tra il pubblico di Locarno con personalità delle arti avvenuti negli ultimi 25 anni, come quello con un altro grande del cinema scomparso questa estate, Michel Piccoli.
Questo l’elenco completo:
Table-ronde Histoire(s) du cinéma: Jean-Luc Godard, Jacques Rancière, Marie-José Mondzain, Ruth Beckermann, Naum Kleiman (1995), francese
Ennio Morricone (2003), italiano
Ermanno Olmi e Bud Spencer (2004), italiano
Susan Sarandon (2005), inglese
Architecture: Massimiliano Fuksas e Wim Wenders (2005), inglese
Vogliamo anche le rose – Quali occhi per le parole delle donne: Alina Marazzi, Loredana Rotondo, Ilaria Fraioli, Alia Arasoughly, Vanessa Beecroft (2007), italiano e inglese
Michel Piccoli (2007), francese
Nanni Moretti (2008), italiano
Manga Impact: Isao Takahata, Michel Ocelot (2009), francese e giapponese
William Friedkin (2009), inglese
Alain Tanner (2010), francese
Isabelle Huppert (2011), francese
Apichatpong Weerasethakul (2012), inglese
Harry Belafonte (2012), inglese
Leos Carax (2012), francese
Agnès Varda (2014), francese
Víctor Erice (2014), spagnolo
Lav Diaz (2014), inglese
Alejandro Jodorowsky (2016), francese
John Waters (2019), inglese
A un anno dall’indimenticabile incontro con Enrico Ghezzi, Premio dell’Utopia a Locarno72, il Locarno Film Festival ritrova
Fuori orario. Cose (mai) viste, il noto e amato contenitore cinematografico in onda in Italia su Rai 3 dal 1988, di cui ghezzi è stato iedeatore e autore. Nelle serate del 9 e 14 agosto la trasmissione accoglierà il Festival con una programmazione speciale dedicata al grande cinema d’autore.
Domenica 9 agosto: Omaggi a Jean-Marie Straub, Otar Ioseliani, Andrzej Zulawski
COSMOS, di Andrzej Zulawsky – 2015 - lungometraggio
LA MADRE, di Jean-Marie Straub – 2012 – cortometraggio
CHANT D’HIVER, di Otar Iosseliani (Pardo alla carriera 2013) – 2015
Venerdì 14 agosto: serata dedicata a Jean-Marie Straub e Danièle Huillet
KOMMUNISTEN, di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet – 2014
FORTINI/CANI, di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet – 1976
Presentazione di materiali d’archivio tra cui la consegna del Pardo d’onore Manor tributatogli in Piazza Grande nel 2017, la tavola rotonda tenutasi in occasione della consegna del premio e il frammento di una conversazione con Jean-Marie Straub al Festival nel 1992.
Il cinema italiano a Locarno 2020
Oltre alle conversazioni da riscoprire con Ennio Morricone, Ermanno Olmi, Bud Spencer, Alina Marazzi, Loredana Rotondo, Ilaria Fraioli e Nanni Moretti, il cinema italiano a Locarno 2020 sarà anche "
Germania, anno zero" di Roberto Rossellini (1948) e "
Comizi d’amore" di Pier Paolo Pasolini (1965), i film selezionati dai registi svizzeri Pierre-François Sauter e Anna Luif per la sezione Un viaggio nella storia del Festival. Tutta da scoprire invece la sezione
Secret Screenings, la Carte blanche di proiezioni misteriose firmata Lili Hinstin che il pubblico scoprirà solamente quando si spegneranno le luci in sala. Nel Concorso internazionale Pardi di domani invece troveremo Liliana Colombo. La giovane regista italiana partecipa infatti alla corsa al Pardino d’oro con il cortometraggio "
Icemeltland Park", film letteralmente agghiacciante che affronta, spettacolarizzandolo, il drammatico fenomeno dello scioglimento dei ghiacci.