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LA CONCHIGLIA AWARDS 2019 - Tutti i premisti


LA CONCHIGLIA AWARDS 2019 - Tutti i premisti
Dopo averci provato lo scorso anno con “Il sacrificio del cervo sacro”, quest’anno č proprio Yorgos Lanthimos a vincere il premio come miglior film dell’anno con “La favorita“, che mette in scena da un lato la debolezza della regina Anna (Olivia Colman, migliore attrice) e dall’altro la spietatezza di Emma Stone e Rachel Weisz (entrambe candidate al premio, in un inedito trio), nel cercare di acquistare i favori dell’instabile sovrana.

Il film del regista greco di “The Lobster” convince appieno ma non raggiunge larga parte del pubblico. Tutti gli altri candidati al premio principale hanno avuto, infatti, maggior successo in termini di menzioni. Tra questi, non sorprende che il “gran premio del pubblico” vada al “Joker” di Todd Phillips, che con ben 91preferenze di pubblico stacca di 29 il secondo, “Green Book”. Anche per Phillips si tratta della seconda candidatura, dopo quella del 2013 per un film di tutt’altro genere, “Una notte da leoni 3” (che fu allora candidato in una categoria riservata alle sole commedie).

Tra i film di animazione a spuntarla, un po’ a sorpresa, č “La famiglia Addams“. Prima candidatura e prima vittoria per i due registi Greg Tiernan, irlandese, e Conrad Vernon, dagli USA.

The Favourite (La Favorita) – 27 menzioni; media 9: miglior film.
Il primo re (The First King: Birth of an Empire) – 52 menzioni; media 8,87.
Joker – 91 menzioni; media 8,27: gran premio del pubblico.
J’Accuse (L’ufficiale e la spia) – 54 menzioni; media 8.
Knives Out (Cena con delitto) – 38 menzioni; media 7,8.
Green Book – 62 menzioni; media 7,75.
Gisaenchung (Parasite) – 31 menzioni; media 7,75.
Us (Noi) – 31 menzioni; media 7,75.
The Irishman – 51 menzioni; media 7,28.
Once Upon a Time in Hollywood (C’era una volta a Hollywood) – 56 menzioni; media 7.
The Addams Family (La famiglia Addams) – 31 menzioni; media 7,75: miglior film di animazione.
Toy Story 4 – 35 menzioni; media 7.
Spies in Disguise (Spie sotto copertura) – 21 menzioni; media 7.
Ralph Breaks the Internet (Ralph Spaccainternet) – 25 menzioni; media 6,25.

Nessuna sorpresa per quanto riguarda le performance attoriali maschili: Joaquim Phoenix conferma i pronostici e sbaraglia la concorrenza con il 50% delle preferenze grazie alla sua performance in Joker, per la quale č anche candidato ai prossimi Oscar. Phoenix batte cosě Leonardo Di Caprio, cosa che non gli era riuscita per un pelo nel 2014, quando era candidato con il film “Lei” (Di Caprio vinse infatti con “The Wolf of Wall Street”). Curiositŕ: prima di oggi, Di Caprio aveva vinto tutte le tre volte in cui era stato candidato.

L’ha invece giŕ conquistato l’Oscar Olivia Colman, che vince per la sua interpretazione da protagonista ne “La Favorita”, dividendo la prima piazza con l’attrice cubana Ana De Armas (si tratta del primo premio ottenuto da un rappresentante dell’isola caraibica). La De Armas ottiene i favori del pubblico grazie alla sua interpretazione di Marta in “Cena con delitto“. Entrambe le attrici vincono alla loro prima nomination.

Joaquim Phoenix (Joker) 50%
Viggo Mortensen (Green Book) 25%
Leonardo Di Caprio (Once Upon a Time in Hollywood) 8,3%
Brad Pitt (Once Upon a Time in Hollywood) 8,3%
Jean Dujardin (J’Accuse) 8,3%
Joe Pesci (The Irishman) 0,1%
Olivia Colman (The Favourite) 28,6%
Ana De Armas (Knives Out) 28,6%
Nicole Kidman (Boy Erased) 14,3%
Lupita Nyong’o (Us) 14,3%
Emma Stone (The Favourite) 14,3%
Rachel Weisz (The Favourite) 0%
Joaquim Phoenix in Joker, interpretazione per la quale vince come miglior attore. Al film anche il premio del pubblico e quello per la colonna sonora.

A vincere come miglior colonna sonora č sempre Joker, grazie alla creazione dell’islandese Hildur Gudnadottir, che ottiene la maggioranza assoluta dei favori del pubblico. Anche per l’Islanda si tratta del primo riconoscimento, che giunge alla prima nomination per la compositrice.

Joker (Hildur Guđnadóttir) 55,6%
Ad Astra (Max Richter) 22,2%
J’Accuse (Alexandre Desplat) 11,1%
Ralph Breaks the Internet (Henry Jackman, Imagine Dragons) 11,1%
Un’immagine di repertorio della marcia del 1985, portata sul grande schermo dal film “Pride” (2015)

L’edizione di quest’anno, infine, prevedeva anche un riconoscimento speciale per il film a tematica LGBT che ha maggiormente segnato la decade. La netta maggioranza dei votanti ha incoronato “Chiamami Col Tuo Nome”, di Luca Guadagnino, confermando cosě l’ottimo risultato giŕ ottenuto due anni fa, quando vinse ben tre premi fra cui miglior film. Il suo risultato rispecchia il grande successo di pubblico, al quale forse non sono giunti film di altrettanta qualitŕ e valore, che invece sono stati votati molto meno o addirittura affatto. Per questo, il secondo posto di “Pride” con il 30% delle preferenze ha il sapore della vittoria morale di un film in grado non solo di portare sul grande schermo la lotta per i diritti, ma di legare tale movimento alla protesta dei minatori della Gran Bretagna di Tatcher, dimostrando che tutte le rivendicazioni possono (e probabilmente devono) essere collegate fra loro.

In questa particolare classifica seguono poi “La Vita di Adele” e “The Danish Girl”, che trattano rispettivamente delle tematiche lesbica e transgender. “The Danish Girl” aveva giŕ ottenuto 2 candidature nel 2016, come miglior interpretazione maschile e miglior film.

Colpisce l’assenza di preferenze per “Moonlight” (Oscar 2017), cosě come per tutti gli altri nominati. Il decennio 2010-19 resta perň uno dei piů ricchi di uscite cinematografiche con questa tematica, affrontata di volta in volta in modo originale e interessante da vari registi da piů parti del mondo, nel solco tracciato da apripista come “Milk” e “Brokeback Mountain” nel decennio precedente.

Riepilogo candidature e premi: La Favorita ottiene 2 premi su 4 candidature, ma fa comunque il pieno considerando che tre nomination pertenevano alla medesima categoria.Joker 3/30/3 per Once Upon A Time in Hollywood e J’Accuse.

27/01/2020, 12:20