Festival del Cinema Citt di Spello e dei Borghi Umbri
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FESTA DEL CINEMA DI ROMA - Preapertura con "La prima donna"


Licia Maglietta protagonista del film di Tony Saccucci sulla diva del teatro d'opera Emma Carelli


FESTA DEL CINEMA DI ROMA - Preapertura con
Un grande evento di Preapertura della Festa del Cinema di Roma 2019 dedicato a un racconto di memoria e di urgente attualit, di accurato documento ed emozione. Di Cinema e Musica.

La sera di luned 14 ottobre la Festa del Cinema entra nelle sale del Teatro dellOpera di Roma, per accogliere lanteprima mondiale de La prima donna, il nuovo film documentario di Tony Saccucci, con protagonista Licia Maglietta.

Il film, prodotto da Istituto Luce-Cinecitt in collaborazione con Teatro dellOpera di Roma racconta la vicenda dimenticata, ritrovata e clamorosa di Emma Carelli: diva assoluta del teatro dopera, osannata in tutto il mondo nei primi del 900, e una delle prime donne manager italiane, direttrice del Teatro Costanzi (lodierno Teatro dellOpera di Roma) dal 1912 fino al 1926. Soprano acclamata in Italia, in Europa, fino in Sudamerica, riusc a trionfare anche come impresaria in un ambiente dominato esclusivamente da uomini portando nel suo teatro, per la prima volta in Italia, Picasso, i Balletti russi, i Futuristi. Popolarissima e insieme innovatrice, carattere indomito, libera, emancipata, sin da giovane manifest unindole tale da farle tenere testa a colleghi pi maturi, ai concorrenti degli altri Teatri, addirittura allautorit massima e temuta del maestro Arturo Toscanini. E al capo del nuovo regime, Benito Mussolini.

Molto, tanto, troppo, per una donna in quegli anni. Arrivata allo zenit della considerazione pubblica, Emma Carelli inizia durante il fascismo a subire contraccolpi dalla sfera privata e da quella politica. Nel 1926 il Governo la estromette improvvisamente dalla direzione del suo teatro, perch - recita un resoconto redatto dalla polizia segreta fascista come donna ha sviluppato un carattere indipendente che le fa assumere atteggiamenti di superiorit verso chicchessia.

NellItalia che si avvia verso il regime autoritario Carelli vede la fine del suo teatro. Del suo matrimonio. Della sua parte di protagonista nel mondo dello spettacolo.

Muore in maniera cruenta nel 1928, lanno che registra il maggior numero di donne suicide nella storia dItalia.

La sua storia, di disparit e violenza di genere, nascosta negli archivi per decenni, torna alla luce con questo film.

Dopo il caso mediatico clamoroso per un documentario italiano, seguito dalla stampa italiana, iberica, fino al Times e oltreoceano alla CNN de Il pugile del Duce, menzione speciale ai Nastri dargento per la miglior opera prima, Tony Saccucci torna con un nuovo racconto memoriale, dissotterrando un oblio di decenni, che rivendicando una vicenda di anni remoti riflette e illumina pieghe e dilemmi contemporanei.

La vicenda di Emma Carelli, esaltata dal suo talento, osannata dal suo pubblico, estromessa da un potere che non poteva accettare che una donna potesse occupare una posizione preminente, e farlo con indipendenza di giudizio e potere - insomma che una donna potesse occupare la posizione di un uomo non pu non riportarci al dibattito sulla disparit di genere oggi. Sulla violenza di genere e sulla lotta per denunciarla, riaffermata di recente con forza mediatica proprio dal mondo dello spettacolo. Su quanta strada manca per una parit di trattamento che dipenda solo dai meriti.

Saccucci racconta questa storia attraverso documenti originali e inediti, testuali, fotografici e sonori; preziose immagini di importanti archivi nazionali ed esteri, primo tra tutti limmenso Archivio storico Luce; film del cinema muto usati come materiale narrativo. E riprese originali dentro il tempio del Teatro dellOpera di Roma, dove Emma Carelli interpretata da unattrice del calibro di Licia Maglietta. Che riesce a farci sentire, vedere, vivere, larte e la donna mai vista e conosciuta che ebbe nome di Emma Carelli, come fosse una presenza viva.

01/10/2019, 11:55