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FAR EAST - L'importanza di cogliere l'attimo


FAR EAST - L'importanza di cogliere l'attimo
Un anziano, che per sua scelta non ha voluto avere figli, vive da solo con la badante, Marina, unica compagna del suo tempo rimastagli. La tracotanza del suo animo lo porterà a perdere anche l’ultimo appiglio umano che riusciva a trasmettergli del calore affettivo. Solo a quel punto realizzerà quanto la solitudine possa essere pesante e si metterà in viaggio cercando di rimediare agli errori commessi.

Far East, cortometraggio della regista Cristina Puccinelli, è il racconto di come ignorare il valore di qualcuno ne possa causare l’allontanamento, rendendoci solo a quel punto consci del nostro sbaglio.

Il film si apre mostrando una sequenza di scene dove la badante cerca di persuadere dolcemente l’uomo ad accogliere nella sua casa la propria figlia, ma ciò che ottiene indietro è un silenzio noncurante o burbere risposte. Viene perciò subito evidenziata la ruvidità del suo carattere così che poi, una volta che la donna decide di andarsene e l’uomo si accorge della sua triste solitudine, risalta ancora di più l’importanza che Marina aveva nella sua vita. Nell’arco di un tempo brevissimo realizzerà finalmente ciò che lei significa per lui e cercherà di rimediare all’errore commesso. La situazione finale a cui giunge è diametralmente opposta rispetto a quella dell’incipit: immerso nella calorosa confusione di una cena con la sua nuova badante e la famiglia di lei.

Nel corto possiamo trovare un contenuto sociale nel momento in cui la pellicola si presenta anche come una lode al lavoro che le badanti (solitamente povere immigrate dell’Europa dell’est) svolgono, così prezioso per molti dei nostri anziani. Sono una figura essenziale ma spesso non sono degnamente valorizzate e tutelate. Il messaggio principale è però racchiuso nella locuzione “carpe diem” ripetuta più volte nel corso del film.

Far east ci ricorda infatti di cogliere l’attimo e saper apprezzare ciò che abbiamo finché l’abbiamo, senza darlo per scontato e dovuto, evitando così di lasciare che ci sfugga di mano. Perché è proprio vero che soltanto quando perdiamo qualcosa ci rendiamo conto del suo valore. E riottenerlo, spesso, non è poi così facile.

22/07/2019, 09:12

Gabriele Nunziati