Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia di "L'Amore, il Sole e le Altre Stelle"


Note di regia di
L'Amore, il Sole e le Altre Stelle
Ma quante storie hanno raccontato il cinema e la tv sulle famiglie “scoppiate” dei quarantenni? La risposta è tante. Noi non siamo stati da meno! Ma...questa volta abbiamo la soluzione a tutti i problemi: i figli sono la soluzione. Si, i figli; quelli che spesso sono la radice dei problemi stessi, o perché non parlano o perché parlano troppo.
Siamo ancora in una commedia sentimentale della serie PURCHÉ FINISCA BENE. Protagoniste due famiglie che, per varie circostanze, si sono formate ad Aosta. I due capifamiglia si sono conosciuti durante il militare, sono diventati amici e hanno deciso di lavorare e mettere su famiglia in “territorio neutro”. 
Pietro è un uomo tranquillo con una moglie annoiata, Andrea un eterno bambinone a caccia di avventure con una moglie che chiede a gran voce il divorzio che lui non vuole concedere. Pietro è il padre di Primo, amico da sempre di Michela, la figlia di Andrea. Tutto procederebbe nella più “folle” normalità, quando a scuola viene consegnato ai ragazzi un test sul modo di vivere la sessualità da compilare con i genitori. A questo punto la storia esplode e, come nella migliore tradizione delle commedie brillanti, i ruoli si invertono: mentre i genitori regrediscono i figli maturano. Ognuno nel gioco delle parti, scopre la propria personalità. Attraverso l’inevitabile psicodramma, ognuno scopre la possibilità di essere se stesso e di condividerla con L’altro. Ma la chiave di volta la trovano i due ragazzi che scoprono la vera grande legge dell’universo umano: l’amore. 
Una commedia sentimentale nel più stretto canone, che ha volutamente i canoni della tradizione “francese” dove, tuttavia, i caratteri dei personaggi, i dialetti, le caratteristiche peculiari la connotano come un prodotto italiano molto riconoscibile.

Fabrizio Costa