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TFF36 - ET IN TERRA PACIS di Mattia Epifani


TFF36 - ET IN TERRA PACIS di Mattia Epifani
Et in Terra Pacis
Il regista Mattia Epifani ci racconta in Et in Terra Pacis il passato, il presente e il futuro del Regina Pacis, il più grande Centro di Accoglienza Temporanea d’Italia tra il 1998 e il 2006, anno del suo totale abbandono. È però il controverso passato della struttura ad essere il centro della narrazione e della denuncia di Epifani.

Et in Terra Pacis agli elementi classici di un documentario (oggetto del film colto dalla realtà, modalità di ripresa, uso di documenti audivisivi, didascalie esplicative ecc.) unisce parti recitate dall’aspetto teatrale e dal valore simbolico. Le parti che vedono in scena gli attori sono avvolte in un’atmosfera oscura in cui regna la disperazione. I personaggi sono l’emblema di un drammatico passato impregnato fin all’interno delle pareti che sorreggono l’edificio ormai in rovina.

Il film ricerca una costante antitesi tra ciò che il luogo avrebbe dovuto essere e ciò che in realtà è stato. A mio avviso questo obiettivo è reso evidente da un elemento su cui la cinepresa sofferma sovente l’attenzione: la statua della Madonna presente in una stanza del Regina Pacis. La Vergine Maria è un importante simbolo religioso che rappresenta valori di fondamentale importanza come la pietà, la bontà e la purezza d’animo. La sua sola presenza all’interno dell’edifico stride enormemente con il racconto degli stomachevoli soprusi di cui erano vittime gli ospiti della struttura.

Oltre a questo, si aggiunge l’opposizione che il regista crea attraverso un’inquadratura iniziale della stanza con al centro la scultura e la stessa inquadratura sul finale in cui però è assente l’effige della Madonna. È come se col definirsi dei fatti accaduti svanisse sempre di più l’umanità che avrebbe dovuto guidare il Centro di Accoglienza, fino a che non rimane nient’altro se non una stanza vuota, senza più nemmeno quell’ultimo vessillo di moralità che ancora resisteva.

L’aria che si respira durante la visione è un’aria che si fa sempre più pesante man mano che si procede nella narrazione e si acquisiscono maggiori dettagli su ciò che quelle mura hanno visto accadere. Et in Terra Pacis si aggiunge quindi al gran insieme di produzioni cinematografiche di denuncia verso gli abusi indiscriminati di potere nei confronti di migranti.

Gabriele Nunziati

29/11/2018, 11:00

Gabriele Nunziati