Fondazione Fare Cinema
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FRONTDOC 2018 - I vincitori


FRONTDOC 2018 - I vincitori
GIURIA UFFICIALE

Il premio al miglior film - sezione mediometraggi va a Panthère, per la capacità di creare una relazione oltre la vita e dentro la vita, mettendo insieme due generazioni a confronto quella del figlio regista e della madre protagonista, in un grande gesto di cinema e di amore. Una riflessione che va dal corpo umano alla società contemporanea, attraversando i temi dell'amore, della bellezza e dell'accettazione del sé, senza scendere a compromessi con nulla.

Il primo premio per il miglior lungometraggio va a Namrud, per l'onestà e la profondità del ritratto di una società divisa, ma capace di andare oltre il conflitto attraverso una delle forme più importanti di espressione umana, l'arte. Andando a dipanare il rapporto fra padre e figlio, fra pubblico e artista, fra uomo e società, il regista riesce a restituirci una speranza di pace che non può prescindere dal gesto artistico e dalla parola.

La menzione speciale per la sezione lungometraggi va al film Bixa Travesti,per la potenza narrativa, per il fascino e la capacità di affermare la libertà dei suoi protagonisti, dove il corpo é il nodo cruciale, il punto focale, l'epicentro dei conflitti della nostra società. L'emancipazione delle favelas, l'identità sessuale, la libertà di espressione e il riscatto delle minoranze: tutto passa attraverso il corpo-cinema, in un turbinio divertente, dissacrante, cupo e solare allo stesso tempo.

La menzione speciale per la sezione Mediometraggi va a Obscuro Barroco, per la coerenza tra la la forma narrativa estetica del film, e il suo contenuto : le luci e l'oscurità di una città come Rio de janeiro, tra le pieghe del corpo, dei versi, della voce della sua protagonista.

Il primo premio per il miglior cortometraggio va a A File Guide to Being a 12 Years Old Girl. Il film ci fa entrare dell'universo degli adolescenti, mettendoci subito in relazione con i grandi temi della vita: la sessualità, l'amore, l'amicizia, la morte, l'esistenza. Senza abbandonare l'artificio del cinema, potenziato dal dispositivo teatrale, la regista ci fa sfiorare con lo sguardo la purezza delle sue protagoniste, Facendoci sentire più piccoli e deboli al confronto.


Giuria Giovani

CORTOMETRAGGI

MENZIONE DELLA GURIA GIOVANI
Per la storia molto toccante e per il tema attuale, per la realizzazione scenografica e la fotografia suggestiva, la GIURIA GIOVANI assegna una MEZIONE SPECIALE al cortometraggio THEY CAME IN CROWDED BOATS AND TRAINS di MINNA RAINIO e MARK ROBERTS.

PREMIO MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Per la sua innovativa ed efficace animazione con cui gli autori sono stati in grado di attualizzare un tema così storicamente e geograficamente a noi distante, attraverso l’uso di immagini poetiche e particolarmente potenti e per averci raccontato come in uno dei peggiori momenti dell’umanità la felicità possa scaturire da piccoli gesti quale l’amore è, la GIURIA GIOVANI assegna il PREMIO PER MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a OBON di ANDRE HORMANN e SAMO.

MEDIOMETRAGGI

PREMIO MIGLIOR MEDIOMETRAGGIO
Per l’atteggiamento del personaggio e il modo insolito di affrontare il razzismo, un tema ampiamente trattato, l’autore ci sorprende con una storia coinvolgente ed emozionante dove l’omologazione diventa l’unica forma di sopravvivenza. La narrazione è resa al meglio dalla profondità espressiva della voce e dallo sguardo intenso del suo protagonista, la GIURIA GIOVANI assegna il PREMIO PER MIGLIOR MEDIOMETRAGGIO a BLACK SHEEP di ED PERKINS.

LUNGOMETRAGGI

MENZIONE DELLA GURIA GIOVANI
Per la creatività nella realizzazione e per la varietà di opinioni contrastanti che emergono nella narrazione e che restituiscono con efficacia allo spettatore tutte le sfumature possibili dell’animo umano, la GIURIA GIOVANI assegna una MEZIONE SPECIALE al lungometraggio ATELIER DE CONVERSATION di BERNARD BRAUNSTEIN.

MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO
Per la sconvolgente denuncia messa in luce dall’autrice che ha seguito, per oltre due anni, la protagonista nella sua quotidianità evidenziandone gli abusi a cui era costretta e per la spontaneità che emerge dall’intimità che si è creata tra l’autrice e la protagonista, la GIURIA GIOVANI assegna il PREMIO PER IL MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO a A WOMAN CAPTURED di BERNADETT TUZA-RITTER.

15/11/2018, 14:52