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TEA FALCO - "La mia Sicilia, il mio primo film, Bernardo"


Presentato in anteprima mondiale a Bologna per Biografilm il docufilm "Ceci n'est pas un cannolo" diretto da Tea Falco


TEA FALCO -
Tea Falco a Biografilm 2018
Dedicato a Bernardo: non poteva che essere Bertolucci il nume tutelare cui tributare il giusto onore in apertura di "Ceci n'est pas un cannolo", docufilm ("Non è un film, non è un documentario: questa è l'unica definizione che mi pare appropriata...", ha spiegato la regista) realizzato da Tea Falco e presentato in anteprima assoluta al Biografilm 2018.

"Qui, negli spazi del Bio to B. è nata la congiuntura che ci ha portato a incontrare produzioni e sales agent negli anni scorsi, è bello poter presentare il lavoro finito in questo luogo", rivelano le produttrici Isabella Arnaud e Laura Andina.

In "Io e te" di Bertolucci Tea Falco esordì come attrice e rivelò al mondo anche il suo talento da fotografa (gli scatti mostrati nel film sono suoi). "Faccio fotografie da sempre, da quando avevo 13 anni: Cartier-Bresson, Doisneau, Arbus sono gli autori a cui mi sono ispirata di più, alla loro voglia di immortalare momenti di vita vissuta. Tutta la mia ricerca artistica viene dalla fotografia. Ventenne, ritraevo le persone per strada e immaginavo un progetto in cui raccontare le diverse tipologie umane: l'idea era di farlo in giro per il mondo, ma a 30 anni ho capito che se volevo riuscire a realizzarlo dovevo "limitarmi", e ho puntato sulla mia Sicilia".

"Ceci n'est pas un cannolo" è stato "scritto liberamente", con la volontà di mostrare la Sicilia oltre gli stereotipi e puntando ad avere un'immagine più cinematografica e meno documentaristica. Per questo nel cast tecnico si possono leggere nomi del calibro di Marco Spoletini e Fabio Cianchetti, per non dire di Martin Hernandez che ha curato il sound design (e che in quel ruolo lavora da sempre con Alejandro Gonzalez Inarritu e ha ricevuto una nomination all'Oscar per "Birdman").

"Se devo citare una reference devo dire Godard e il suo "Due o tre cose che so di lei", ma da piccola ero una grande fan del "CinicoTv" di Ciprì e Maresco, e qualcosa del loro modo di raccontare c'è in questo mio film. Ma devo ammettere però che la Sicilia ha aspetti grotteschi di suo, è facile finire su quel registro...".

In tutto, un anno di scouting per le strade siciliane in cerca dei volti giusti. "Sono 25 i personaggi interpellati, da mio padre (che fa il discorso sul seme) ad amici che già conoscevo ad altri che abbiamo incontrato per strada. Ho fatto il casting anche in modo rude, fermando la gente per strada e imponendomi un po'! Ma nessuno di loro recita un ruolo non suo, sono tutti - a parte Adamo ed Eva, ovviamente - loro stessi. C'è anche molta scienza, molta fisica nel film: è un discorso che da sempre mi affascina, e che mi lega al mio amico Franco Battiato. Ci tenevo che si parlasse anche di fisica!".

Tea Falco ha curato anche i costumi (sotto lo pseudonimo di Dada Falcon) e le scelte di inquadratura. "Gli spazi erano piccoli, eravamo spesso nelle case delle persone intervistate e ci dovevamo adattare: non avevamo molta libertà di movimento, questo inevitabilmente ha determinato alcune scelte".

Dopo l'esordio bolognese e altre proiezioni in giro per l'Italia, "Ceci n'est pas un cannolo" sarà su Sky Arte (co-produttrice) il 29 giugno 2018 alle 19.45.

16/06/2018, 08:31

Carlo Griseri