EMILIA-ROMAGNA TERRA DI CINEASTI - La Mostra a Berlino
Da Federico Fellini a Michelangelo Antonioni; da Bernardo e Giuseppe Bertolucci a Marco Bellocchio. E poi ancora, Pasolini, Zurlini, Vancini, Cavani, Avati, Diritti. La storia del cinema deve moltissimo a questi grandi autori, accomunati dal talento e dalle origini emiliano-romagnole. In occasione dell’Expo di Milano la Cineteca di Bologna e la Regione Emilia-Romagna realizzarono a Palazzo d’Accursio di Bologna la mostra Emilia-Romagna terra di cineasti, che ora verrà riproposta dall’Istituto Italiano di Cultura di Berlino dal 26 gennaio al 25 febbraio 2018.
Il racconto per immagini della grandiosa tradizione cinematografica del territorio – che sarà così visitabile anche dal vasto pubblico internazionale della Berlinale – si snoda in un doppio percorso che parte dall’esterno, con un dialogo aperto tra pellicole, testi e testimonianze che immergono i visitatori nella la storia del cinema italiano. All’interno, invece, le risposte alle ragioni di questa fertilità creativa. Perché alcuni dei maggiori cineasti italiani sono emiliano-romagnoli? E perché molti dei momenti più innovativi e sorprendenti della storia del cinema italiano sono avvenuti nella nostra regione? Saranno gli spunti e le idee di Renzo Renzi a suscitare le riflessioni più interessanti.
La mostra, curata da Gian Luca Farinelli, Antonio Bigini e Rosaria Gioia, offrirà inoltre la possibilità di scoprire i grandi archivi custoditi in Emilia-Romagna: quello di Cesare Zavattini a Reggio Emilia, di Michelangelo Antonioni a Ferrara, di Federico Fellini a Rimini, di Pier Paolo Pasolini a Bologna o di Tonino Guerra a Pennabilli, nel riminese, presentando così un progetto d’insieme di itinerari cineturistici, anch’esso frutto della sinergia tra Cineteca e Regione.
Alessandra Tieri30/01/2018, 14:32