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Note di regia di "Marie Anne"


Note di regia di
Daniele Caon ed Ivan Mattei
Fin dal principio della lavorazione del film erano due gli elementi chiave già decisi: la narrazione incrociata, con un uomo che racconta la storia di una donna e viceversa, e gli inserti delle storie raccontate visibili anche a livello prettamente visivo.
Per quanto riguarda la narrazione incrociata l’idea, suffragata anche dalla scelta delle storie, è quella di far capire che il problema non è da una sola parte, e che uomo e donna fanno parte del problema e della risoluzione. È inutile aiutare le donne maltrattate se non si agisce anche sui maltrattanti. Inoltre il montaggio alternato delle storie offre l’opportunità di creare quella sintesi che si ritrova nel “noi siamo Marie Anne” finale.
Gli inserti ad inizio lavorazione, e nelle prime fasi del montaggio, erano completamente in bianco e nero e molto netti e squadrati, come uno squarcio nella realtà del presente. In seguito sono stati modificati, creando un inserimento nel presente molto meno netto ed evidente ma ancora riconoscibile, come i ricordi di un soggetto che ha conosciuto la violenza e pur avendo risolto il problema se lo porta dietro come una zavorra di cui è difficile liberarsi.

Daniele Caon ed Ivan Mattei