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ARRIVANO I PAPARAZZI! - In mostra a Torino presso Camera


ARRIVANO I PAPARAZZI! - In mostra a Torino presso Camera
Parla (anche) di cinema la mostra “Arrivano i Paparazzi! Fotografi e divi dalla Dolce Vita a oggi” in programma a Torino presso CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia dal 13 settembre al 7 gennaio 2018.

Annuncia il Presidente di CAMERA, Emanuele Chieli: “Roma, l’Italia e il mondo, da la Dolce Vita a oggi, una mostra che intende documentare, con un taglio originale e con molte immagini mai esposte in precedenza, la lunga, vitale stagione dei “Paparazzi” - termine che peraltro non necessita di spiegazione o traduzione essendo ormai di uso comune nel mondo intero - e indagare la storia e il ruolo della fotografia ‘rubata’, capace di influenzare il costume, le mode e talvolta di determinare il destino stesso di colui o coloro che di quelle immagini sono i protagonisti”.

In questa grande mostra ci sono i ricchi e famosi, e anche quelli che avrebbero voluto esserlo - anticipa Walter Guadagnini che di CAMERA č il Direttore. “C’č la Via Veneto degli anni Sessanta, con la sua incredibile fauna, ma ci sono anche figure come Brigitte Bardot, Jackie Kennedy Onassis, Lady D, Silvio Berlusconi, paparazzati in situazioni private che forse avrebbero preferito non veder ‘messe in piazza’”.

La mostra Arrivano i Paparazzi! si concentra su un particolare fenomeno che ha assunto un ruolo fondamentale nell’intera storia della fotografia italiana e internazionale, investigandone le origini dagli anni Cinquanta fino agli sviluppi nell’immaginario contemporaneo. Si tratta di un peculiare percorso visivo sulla pratica della cosiddetta fotografia “rubata”, attraverso cui č possibile ricostruire momenti storici e fenomeni di costume, in una continua riflessione sui ruoli e le funzioni della fotografia.

L’esposizione prende avvio con la stagione dei Paparazzi, fenomeno esploso a Roma nella seconda metŕ degli anni Cinquanta e legato soprattutto al mondo del cinema. Č questo il cuore della mostra, in cui sono raccolte numerose immagini dei grandi protagonisti dell’epoca, fra cui Tazio Secchiaroli, Marcello Geppetti, Elio Sorci, Lino Nanni, Ezio Vitale. Qui, attraverso un’ampia selezione di stampe in gran parte d’epoca, si ricostruisce il clima visivo e culturale nel quale queste immagini sono nate e hanno circolato, con particolare attenzione nei confronti delle riviste, allora veicolo di informazione primario. Il contesto privilegiato č quello della famosa Roma di Via Veneto e della Dolce Vita, che rinasce nelle prime sale di CAMERA, permettendo un’immersione nella societŕ e nel costume di quegli anni attraverso, alcune fotografie ormai divenute icone e altre riscoperte e riunite per questa occasione. Sfilano sotto gli occhi del pubblico i protagonisti di quella indimenticabile stagione, da Anita Ekberg ad Ava Gardner, da Michelangelo Antonioni a Federico Fellini, da Walter Chiari a Richard Burton e Liz Taylor, da Sofia Loren a Brigitte Bardot per non citare che i piů noti.

La mostra non si ferma a questa rievocazione, ma procede negli anni successivi con tematiche rinnovate in seguito ai mutamenti della societŕ e degli stessi mezzi d’informazione. Compaiono sulla scena altri personaggi, le situazioni si fanno piů scabrose, il gusto della sorpresa e dell’assalto che caratterizzava i Paparazzi si trasforma in uno sguardo da lontano, piů voyeuristico. Esemplare č, a questo proposito, la vicenda di Jackie Kennedy (poi Onassis), autentica icona della stampa di scandalistica e di costume. Negli anni Sessanta il suo volto č immortalato in alcuni scatti di Ron Galella mentre lei passeggia tranquillamente e inconsapevole per le vie della cittŕ, ma nel decennio successivo diventa preda di una serie di servizi che la mostrano senza veli, in situazioni private, creando cosě un caso internazionale. La celebre sequenza di Settimio Garritano che la ritrae nuda mentre prende il sole in vacanza, pubblicata sulle riviste per soli uomini, diventa un caso internazionale. “Il cambiamento radicale nella comunicazione parte con l’avvento del digitale che muta ancora una volta il panorama di questo “genere”; allo stesso tempo si modificano anche i soggetti sul palcoscenico della realtŕ, poiché non sono piů tanto gli attori a catalizzare l’attenzione dei fotografi, ma le figure del potere, politico e non solo”, chiosa Francesco Zanot che con Guadagnini cura la mostra.

Arrivano i Paparazzi! č inoltre punteggiata dai lavori di alcuni autori contemporanei che hanno preso spunto dall’immaginario dei Paparazzi e riflettuto sulla loro pratica, portandola al confine tra finzione e realtŕ. Il mondo della moda, spesso bersaglio delle “paparazzate”, si č appropriato di questo linguaggio con le immagini della grande fotografa Ellen von Unwerth, che hanno come protagonisti le star del nostro tempo, da David Bowie a Kate Moss a Monica Bellucci, e che unisce l’ironia della citazione alla esplicitazione di uno sguardo al femminile.
L’inglese Alison Jackson ha realizzato alcune immagini nelle quali sono ricostruiti scatti apparentemente rubati a personaggi celebri come Marilyn Monroe e la stessa Lady Diana, in un gioco di inganni e specchi che lascia lo spettatore stupito, interdetto e divertito. La mostra si conclude con un ampio progetto di Armin Linke, tra i protagonisti della fotografia contemporanea, che ha lavorato sull’archivio di Corrado Calvo, moderno paparazzo reso celebre dalle sue istantanee sulle vacanze di Berlusconi: un lavoro, quello di Linke, che riflette anche sui temi dell’archivio e del senso di una professione e di un atteggiamento cosě controverso e affascinante.

La mostra, curata da Walter Guadagnini e Francesco Zanot, č completata da un catalogo che propone oltre ai testi dei curatori, un intervento di Michele Smargiassi (giornalista) e saggi di Sam Stourdzé (direttore di Les Rencontres d’Arles) e Carol Squiers (curatrice dell’ICP - International Center of Photography). “Numerose iniziative accompagneranno la mostra e permetteranno di approfondire un fenomeno che, nato in Italia, si č diffuso nel mondo: incontri con artisti a CAMERA e alla Reggia di Venaria, un ciclo di film sul tema - da La dolce vita a La grande bellezza - in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, una serata dedicata a filmati d’epoca in collaborazione con la RAI,” anticipa ancora il Presidente Chieli, “iniziative che confermano l’importanza delle relazioni tra CAMERA e le istituzioni del territorio”.


Alessandra Tieri

12/09/2017, 17:43