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GIORNATE DEGLI AUTORI XIV - Tra il melò metropolitano ed il burlesque


GIORNATE DEGLI AUTORI XIV - Tra il melò metropolitano ed il burlesque
Una scena di "M" di Sara Forestier
Le Giornate degli Autori, il 4 Settembre, propongono al pubblico del Lido un’altra opera prima in concorso per il GdA Director’s Award: "M" di Sara Forestier, l’attrice che conquistò Abdellatif Kechiche, che con L’esquive vinse un premio César nel 2004. Era solo l’inizio di una carriera fatta di film di grandi autori del nostro tempo, da Lelouch a Resnais. “Incontrarsi per caso non era un caso nelle nostre vite”, diceva Julio Cortázar e questo film ha proprio l’incipit di un trovarsi casuale che sembra disegnato dal destino per far conoscere Lila e Mo.

Un film molto frizzante completa la programmazione della giornata, un evento speciale non adatto ai pudici: "Getting Naked: A Burlesque Story" di James Lester, un documentario provocante, commovente, con il ritmo di una commedia e la sfacciataggine del meraviglioso mondo del Burlesque. “Ho scoperto" – dice il regista - "che il burlesque ha intimamente a che fare con l’espressione, il potere e il coraggio. Che cos’è il burlesque? Cosa convince una donna, una volta finito il suo turno al lavoro, a spogliarsi su un palco e non per ottenere fama e fortuna?"

Sara Forestier, arriva alla regia con "M" e vince una sfida: riesce a trasformare un film dalla trama apparentemente semplice in una speciale rivisitazione contemporanea del melò, grazie a una regia fresca e dinamica. I due protagonisti si incontrano un giorno per strada e sin dal primo momento, pur nascondendo l’uno all’altra le proprie debolezze, avvertono un’attrazione profonda. M ci parla dell’amore giovane, quello perfetto che vuole proteggere l’oggetto amato dalle proprie imperfezioni. L’intellettuale (lei) e lo stuntman (lui) si trovano, si lasciano, per poi accorgersi di essere l’incastro perfetto. Ma la paura si oppone all’amore scatenando una incontrollabile rabbia, sempre in agguato dentro allo stomaco. La Forestier dimostra una sorprendente abilità dietro la macchina da presa e un talento nella scelta dei suoi attori. Oltre a se stessa nel ruolo di Lila, la regista sceglie, per il ruolo di Mo, un azzeccatissimo Redouanne Harjane, musicista, performer e attore (per Michel Gondry nel 2012, in La schiuma dei giorni). Jean-Pierre Léaud è il padre di Lilia, mentre la sorellina Soraya è interpretata da Liv Andren, per la prima volta sul grande schermo.

"Il film di Sara Forestier" – dice Giorgio Gosetti, direttore delle Giornate – "è, paradossalmente, un trattato sulla comunicazione. Non è una questione di smartphone ma di quel faccia a faccia vecchio come il mondo reso difficile dalle proprie paure, dai limiti che i personaggi vivono come insormontabili. Oggi, ci sembra impossibile fare a meno dei filtri del mondo “social”. M ci ricorda che il timore di toglierci la maschera ce lo abbiamo da molto più tempo e che, nonostante la fatica, qualche volta, con l’amore si può".

James Lester con "Getting Naked: A Burlesque Story", ci porta nella New York delle avanguardie, la città in cui l’antica arte del Burlesque ha ritrovato un suo spazio sin dagli anni novanta (neo-burlesque) diventando inizialmente una moda, poi un vero e proprio stile di vita. Le protagoniste di questa storia sono gente comune che ha trovato il modo di rendersi speciale e, tra travestimenti e pallette, lo mette in scena per stuzzicare le fantasie e farci morire dal ridere.

L’appuntamento con "M" in Sala Perla alle ore 17.00. "Getting Naked: A Burlesque Story" sarà presentato in Sapa Perla 2 alle 22.30.

03/09/2017, 18:32