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GRANDI MA PICCOLI - Quando l’amore di un figlio
sopravvive alla fine del suo ricordo


In un mondo silenzioso e immobile come quello dei malati di Alzheimer, il regista Matteo Damiani sceglie di mostrare la vita.


GRANDI MA PICCOLI - Quando l’amore di un figlio sopravvive alla fine del suo ricordo
Una scena di "Grandi ma Piccoli"
Non c’è vero dolore se non c’è rimpianto, se non si lotta contro il tempo e se alla base non c’è un amore sconfinato. In "Grandi ma Piccoli" c’è tanto dolore e tanta commozione, proprio perché viene raccontato il mistero della vita. Una vita che viene plasmata dalle cure e dagli insegnamenti dei genitori, ai quali molto spesso dobbiamo restituire tutto, con la consapevolezza che dopo ci sarà solo la morte. Matteo Damiani racconta questo difficile momento della vita di ognuno di noi, attraverso la vita di una donna che va a trovare la madre malata di Alzheimer ricoverata in un RSA.

Un figlio diventa genitore della propria madre, la nutre, si rallegra se fa qualche espressione buffa e prova a ricordarle il proprio nome. "Grandi ma Piccoli" mostra un momento eccezionale della nostra vita, che siamo soliti affrontare con una saggia austerità, la stessa che i neonati provano nei confronti dei genitori nei primi mesi di vita.

21/03/2017, 14:50