SEEYOUSOUND 3 - "Stronger than Bullets",
la musica contro i proiettili


SEEYOUSOUND 3 -
'Stronger than bullets' (‘più forte dei proiettili’) è l’affermazione di un credo. Durante le rivolte contro il tiranno Mu’ammar Gheddafi del 2011, un uomo impavido imbracciava in una mano un fucile e nell’altra la sua inseparabile chitarra. Lo chiamavano ‘il trovatore’ e pensava che il suo strumento fosse ‘più forte dei proiettili’.
Basta non aver paura per essere immuni ai proiettili? Basta uno strumento musicale?

Chiaramente no, ma l’anima e lo spirito di chi suona quello strumento, usa la propria arte come veicolo di espressione e di liberazione, è immortale sì! Ciò che riesce a comunicare non muore con lui.
Il documentario di Matthew Millan, appunto Stronger than bullets, ricostruisce con un abile uso di filmati di varia provenienza (il 30% del quale girato dal regista) la complessa vicenda della primavera libica, in principio gloriosamente vittoriosa e poi naufragata sotto il peso di forze centripete e conservatrici; e lo fa da una prospettiva insolita: l’esperienza dei musicisti che l’hanno attraversata.

Dopo anni di oscurantismo, tra strumenti bruciati e ispirazione soffocata, durante il 2011 insieme all’intera società libica si assiste anche alla presa di coscienza dei suoi musicisti, che escono dagli scantinati e mettono in atto una sorta di 'rivoluzione nella rivoluzione'.
I generi sono tra i più disparati (rap, rock, melodico) ma le parole s'ispirano tutte all'attualità; e in molti casi diventano un vero strumento di lotta.

Il montaggio serrato 'sbatte' letteralmente lo spettatore – e lo fa di continuo – dall'ambiente apparentemente protetto di uno studio di registrazione alla prima linea, tra la confusione, il pericolo e la morte. La cinepresa non fa mai un passo indietro, scavando nelle vite, nei pensieri e inseguendo gli scontri che vuole testimoniare.
Il risultato è un perfetto amalgama tra la storia di un paese che agisce e quella di chi lo vuole, nel frattempo, sostenere e raccontare.

02/02/2017, 09:22

Sara Galignano