SEEYOUSOUND 3 - Torna il festival del cinema musicale


SEEYOUSOUND 3 - Torna il festival del cinema musicale
Seeyousound International Music Film Festival arriva alla terza edizione. L’evento nato dalla passione di un gruppo di appassionati, ha fatto parlare di sé, ed è diventato in poco tempo un appuntamento atteso e un punto di riferimento per gli artisti che mettono al centro della loro ricerca artistica e poetica la ricca relazione fra cinema e musica

Il festival che quest’anno ha come slogan Music comes alive, il primo in Italia dedicato interamente al cinema a tematica musicale, porterà a Torino dal 27 gennaio al 4 febbraio, uno sfaccettato universo di lungometraggi, cortometraggi, documentari, e videoclip che hanno nella musica il loro centro gravitazionale.

La terza edizione si arricchisce: aumentano i giorni di programmazione, crescono le rassegne e passano da 8 a 10 i lungometraggi del concorso Internazionale principale.
Non cambia la struttura dell’evento che propone oltre alla competizione due rassegne internazionali fuori concorso. La prima intitolata Into the groove racconta di come la musica incarnandosi nei personaggi dei 6 film selezionati possa trasformare le esistenze, le storie e il mondo che li circonda. La seconda rassegna, intitolata Trans-Global Express ci condurrà attraverso 6 film in un viaggio pulsante alla scoperta di nuovi paesaggi sonori policentrici, e policromatici sempre più ibridi, oltre i confini del mercato, degli stereotipi e dei pregiudizi, con uno sguardo aperto attento verso un nuovo mondo.

Accanto ai titoli delle due rassegne ci saranno i film in concorso nelle tre categorie: lungometraggi (Long Play), cortometraggi (7inch), videoclip (Soundies). I lavori, selezionati da tutto il mondo con un bando internazionale sono accomunati dalla capacità di usare il linguaggio del cinema, mescolandolo dall’interno a quello musicale.
Non mancheranno momenti di approfondimento con panel, workshop, showcase, djset, feste e addirittura una produzione Seeyousound su una graphic novel che avrà per protagonista Syd Barrett.

INTO THE GROOVE è la rassegna, ama raccontare il direttore del festival Maurizio Pisani, che racconta la realtà attraverso la forza e l’impatto della musica, un viaggio provocatorio e inaspettato attraverso emozioni forti. Trattasi di 6 titoli,che fanno sognare, arrabbiare, sorridere, commuovere perché raccontano storie vere e profonde”. Arriva finalmente in Italia, grazie a Seeyousound, Born to be blue di Robert Budreau il film che narra la drammatica e affascinante storia di Chet Baker, magistralmente interpretato da Ethan Hawke. Piano, della regista lituana Vita Maria Drygas ci porta tra le barricate della guerra civile in Ucraina dove le note di un pianoforte diventano più potenti e pericolose delle molotov; saremo poi in prima linea con musicisti che diventano soldati per liberare la loro terra dal terrore nei giorni della caduta di Mu’ammar Gheddafi (Stronger than bullets del regista californiano Matthew Milan); e ancora davanti al mare con una donna che scopre la musica come strumento di riscatto e affermazione di una nuova identità in una avventura divertente che ha per protagoniste musiciste un po’ improvvisate fra Israele e Palestina (The promised band della regista americana Jen Heck); in Corea del Nord andremo con la band slovena dei Laibach, la prima rockband della storia ad esibirsi sfidando la censura di regime e la diversità culturale, utilizzando un linguaggio e un’estetica paradossalmente molto vicini a quelli della propaganda dei totalitarismi con il film inaugurale Liberation Day. Il viaggio prosegue nelle pieghe di una biografia eccezionale come quella di Björk, una delle artiste più versatili e influenti della musica contemporanea. A partire dall’ultimo album Vulnicura e dal drammatico racconto della separazione, un lungo viaggio dall’Islanda a Londra, da Parigi a New York.

TRANS-GLOBAL EXPRESS è il titolo della rassegna “storica” di Seeyousound, un viaggio cinematografico - illustra Juanita Apreaz direttrice artistica del festival - “che celebra la costruzione di ponti fra le culture. Attraverso 6 film ci porterà in un viaggio di esplorazione e scoperta di nuovi paesaggi sonori globali, dove incontri inaspettati creano i suoni del futuro perché l'innovazione può nascere soltanto dalla contaminazione e dalla consapevolezza che la cultura non è né statica né immutabile”. Seeyousound diventa così una occasione quasi unica per conoscere, attraverso storie musicali, paesi lontani e storie straordinarie. Fonko, film di Lamin Daniel Jadama, Lars Lovén e Göran Hugo Olsson di The Black Power Mixtape 1967-1975 Concerning Violence, è un viaggio da Dakar verso ovest, attraverso Accra, Lagos e Luanda fino a Johannesburg, la testimonianza che la grande rivoluzione musicale di oggi si sta sviluppando in Africa, dove la musica dei club urbani si fonde con gli stili tradizionali e nuova tecnologia e comunicazioni più rapide stanno diffondendo musica, arte e idee nel resto del mondo.
Yallah! Underground del regista tedesco Farid Eslam segue alcuni dei più influenti artisti della cultura araba underground dal 2009 al 2003, durante il periodo di grandi cambiamenti della cosidetta “primavera araba”: un documentario su un mondo in trasformazione attraverso i loro lavori, sogni e paure. Presenting Princess Shaw di Ido Har è la storia super contemporanea di una cantante che abita a New Orleans e registra le sue canzoni su Youtube e di Kutiman, un compositore che dal suo kibbutz in Israele utilizza per le sue performance sample di artisti scovati proprio attraverso Youtube. In Shu-De! che nella lingua mongola parlata a Tuva significa “andiamo!” si racconta la storia di un beatboxer da Baltimora, chiamato a collaborare con i musicisti mongoli siberiani, e dello spostamento in avanti dei limiti del corpo umano come strumento musicale.

Passando alla Competizione Internazionale, la sezione LONG PLAY, relativa ai lungometraggi, segue anche quest’anno un fil rouge che attraverso dieci film – in anteprima italiana e Europea - racconta della ricerca di affermazione, dell’’ascesa e la caduta o della geniale follia falciata dall’industria discografica, di uomini tesi irrimediabilmente verso la musica “Il tema del successo - spiega Paolo Campana curatore della selezione - è presente nell’ambito della musica sin dai tempi in cui Beethoven, completamente sordo, piangeva di rabbia perché non riusciva a sentire gli applausi del pubblico. Le rockstar con i loro eccessi sono diventate vere e proprie figure leggendarie e archetipe del mondo moderno, celebrate come i miti greci e adorate come dei”.
Protagonisti di queste vicende sono per i documentari, la band più famosa del Sol Levante, gli X-Japan (We Are X di Stephen Kijak), l’emblematica figura di James Lavelle, beniamino del trip-hop (The Man From Mo’Wax di Matthew Johns), Adrian Borland e i The Sound), band cult della new wave britannica (Walking in the Opposite Direction di Marc Waltman), il leader di una band psichedelica danese come Baby Woodrose (Born To Lose, History of Lorenzo Woodrose di Palle Demant), o un pianista russo che componeva per il cinema (Oleg y las raras arte di Andrès Duque). Mentre per la fiction sono la vicenda di un violinista di Bollywood in cerca di fama (The Violin Player di Bauddhayan Mukherji), quella di un soldato israeliano che, persa la memoria, crede di essere una rockstar (Everything is broken up and dances di Nony Geffen), quella di un’adolescente alle prese con i social (Dryads: girls don’t cry di Sten Hellevig), o ancora quella di un musicista che cerca di emergere nella scena hip hop newyorkese (Beatbox di Adrian Dresher). L’ultimo capitolo di questo polittico va oltre la musica con un documentario che partendo dal compositore John Cale indaga il nostro rapporto con il silenzio (In Pursuit of Silence di Patrick Shen)

7 INCH è il concorso dei cortometraggi di Seeyousound. “Un concorso che - spiega Carlo Griseri curatore della selezione - nonostante l'incremento di iscrizioni e il notevole miglioramento qualitativo medio, si è deciso di limitare a 'solo' dieci titoli. La volontà è infatti quella di dare a ogni cortometraggio la meritata visibilità, e agli spettatori la possibilità di scoprirli tutti”. Animazioni, documentari, sperimentazioni e racconti di fiction; guerra, migrazione, relazioni, musica come gioco, come riscatto e come dramma: lo spettro della proposta è ampio come sempre, alcuni lavori sono presentati in anteprima italiana, tutti arrivano dai festival più prestigiosi del mondo.

Chiude la panoramica sui concorsi SOUNDIES, il concorso dei videoclip intitolato a Nicola Rondolino. Una sfida importante per Seeyousound, che scava e cerca in una produzione immensa e che ha selezionato per 40 titoli fra gli oltre 230 che si sono iscritti da tutto il mondo: un viaggio geograficamente e artisticamente inteso. Chemical Brothers, Radiohead, Jamie X, Kiwanuka, Kings Of Leon sono solo alcuni fra i nomi più noti i cui video veranno presentati al Festival. Nato come alternativa all’esibizione live – evidenzia Federica Ceppa la curatrice della sezione - il clip, divenuto oggetto promozionale per aumentare le vendite dei dischi e le date dei concerti, oggi è uno strumento di comunicazione importantissimo: si comunica per immagini e la comunicazione non è più quella dell’artista, bensì quella del suo pubblico che usa il codice del clip stesso per raccontare uno stato emozionale e per condividerlo con il mondo.

Lo slogan dell’edizione di quest’anno Music comes alive (la musica rende vivi), non è altro che la testimonianza di quanto la musica a volte possa determinare il nostro presente.

Anche nel 2017 Seeyousound proporrà un ricco calendario di appuntamenti che si terranno fuori dalle sale, un festival diffuso con momenti di approfondimento, discussione e sperimentazione.

Seeyousound 2017 è realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema.

16/01/2017, 13:32