Si è chiusa ieri sera con la cerimonia di premiazione la nona edizione dello
Sciacca Film Fest. Il festival cinematografico che quest’anno ha sperimentato una nuova formula con un calendario più lungo e l’introduzione di un ticket d’ingresso, ha visto succedersi come ospiti delle varie sezioni, rassegne e retrospettive: registi, montatori, attori, scrittori, musicisti e artisti ed addetti al settore. Maria Sole Tognazzi, Gianfranco Pannone, Mario Balsamo, Alessandro Piva, Roberto Andò: sono questi gli ospiti di punta che sono giunti durante questi dodici giorni presso la Badia Grande di Sciacca, meravigliosa location della kermesse dando vita ad una vera e propria maratona fatta di incontri, presentazioni, workshop e ovviamente tante proiezioni.
Ha ricevuto ieri sera il Melqart, la riproduzione dell’antica statuetta, ormai simbolo della manifestazione con cui ogni anno vengono premiati i vincitori del festival,
Raimondo Crociani, montatore e collaboratore storico del grande maestro Ettore Scola. Al montatore romano, il premio è stato attribuito alla carriera.
Carlotta Berti, Giovanni Gaetani Liseo e Michelangelo Ferrara: sono invece stati i vincitori del contest “
Sciacca Movie in 72 ore”, concorso riservato ai giovani registi esordienti. I premiati, allievi del centro di cinematografia di Palermo, hanno ideato, girato e realizzato in soli tre giorni il corto “
Terra o Mare?” .
Due giurie formate da esperti del settore hanno invece, giudicato i film in concorso nelle tre diverse sezioni. Per la sezione cortometraggi, valutati dai registi Luca Vullo, Giovanni Volpe e la produttrice, Mia Arfuso; si è aggiudicato il premio il corto “
Dove l’acqua con l’altra acqua si confonde” di Massimo Loi e Gianluca Mangiasciutti. Menzione speciale, invece a Pedro Solìs Garcìa per “
Cuerdas”.
Mentre nella sezione lungometraggi, a vincere è stato “
La casa delle estati lontane” di Shirel Amitay che è stato preferito dalla giuria composta dai registi Gianfranco Pannone, Francesco Calogero e dall’esercente Cicae di Berlino, Elisa Rosi. Gli stessi componenti di giuria sono stati chiamati a scegliere anche il miglior documentario che è risultato essere “
Due Sicilie” del regista Alessandro Piva. Menzione speciale nella stessa sezione per “
Sponde – Nel sicuro sole del nord” di Irene Dionisio e "
Triokala" di Leandro Picarella. A quest’ultimo è andato anche il riconoscimento della targa assegnata dal pubblico che invece, per i corti ha preferito “
Non c’è campo” di Manfredi Russo e per la sezione lungometraggi, “
La casa delle estati lontani” di Shirel Amitay, già premiata anche dalla giuria di esperti.
Altre statuette sono state assegnate nella sezione “
Altre identità”, sezione questa che è stata invece valutata dalla professoressa Daniela Campione, dalla psicologa Enza Galluzzo e dalla presidente dell’associazione “Crescere Insieme”, Rita Montalbano. Il Melqart di questa sezione speciale creata per individuare i film che con uno sguardo non retorico e non scontato, hanno trattato l’argomento della disabilità, è andato al film siriano “
Jasmine” di Almuhannad Kalthoum, mentre una menzione speciale è stata attribuita al corto “
Due piedi sinistri” di Isabella Salvetti.
Altri riconoscimenti anche per la sezione speciale “
Le regard innocent”: tutti film in lingua araba provenienti da undici paesi diversi del Nord Africa, del Medio Oriente e del Golfo Persico.
Il Melqart è andato all’attrice Fay Alkashawi del Bahrein e all’art director, Linda Khalifa degli Emirati Arabi. Mentre il miglior corto della sezione, è stato ritenuto “
The protest” di Omar Falay, pellicola siriana che è stata scelta per rappresentare proprio lo
Sciacca Film Fest ai prossimi Italian Doc Screenig, manifestazione internazionale che si svolge a Palermo e durante la quale sono presenti i più grandi network televisivi internazionali come la BBC e Al Jazeera. Premiata anche la curatrice della sezione speciale, Sabah Benziadi che per lo
Sciacca Film Fest ha selezionato tra circa trecento film arrivati, i 19 che si sono contesi la sezione.