Fondazione Fare Cinema
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Note di regia di "Io Non Mi Arrendo"


Note di regia di
Quando Roberto Sessa e Giuseppe Fiorello un anno fa mi hanno proposto di realizzare un film su Roberto Mancini, il poliziotto che per primo indagò sui veleni della Terra dei Fuochi, ho subito accettato: Mancini rappresenta il meglio degli italiani che servono il nostro Paese. Dopo L’angelo di Sarajevo avevamo l’occasione di portare sullo schermo un’altra storia importante.
Con la sua squadra romana della Criminalpol Mancini già negli anni ’90 aveva indagato a fondo sui clan camorristici che gestivano il traffico di rifiuti. Un disastro ambientale che all’epoca poteva essere arginato, ma che fu sottovalutato.
La sua inchiesta rimase lettera morta per almeno una decina di anni. Ora, invece, rimangono
solo i dati in rapida ascesa dei tumori che stroncano le vite di chi abita nella Terra dei Fuochi.
Una storia amara: Mancini aveva trovato le prove per inchiodare i boss di Gomorra molti anni prima che diventasse di dominio pubblico, ma la sua ricompensa è stato un male terribile che lo ha minato nel corpo per undici lunghi anni.
Una storia di valore e intelligenza, ma anche un dramma, una lotta per non arrendersi. Con Giuseppe Fiorello abbiamo cercato di rendergli giustizia. Roberto Mancini aveva fatto della lotta alle ecomafie la sua principale ragione di vita. Noi abbiamo fatto un film per ricordarlo.

Enzo Monteleone