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I vincitori e le menzioni della V edizione di IntimaLente


I vincitori e le menzioni della V edizione di IntimaLente
Sezione Visti da Vicino, Visti da Lontano
Primo Premio
Habitat
di Emiliano Dante
Motivazione: Per l'uso di tecniche diverse che finisco per amalgamarsi in un unico che scorre senza intoppi dall'inizio alla fine. Per le storie narrate, mai invasivo ma sempre attento al dettaglio. per la straordinaria fotografia. Un esempio altro di etnografia che solo apparentemente sembra lontano dai tempi antropologici ma che racconta di intimità che sono prossime al nostro quotidiano.

Menzioni Speciali
Dreadlock
di Linda Ainouche
Motivazione: Per l'impegno nella ricerca e nella costanza che finisce per essere una vera e propria monografia di antropologia visiva. Non da meno la qualità delle immagini contribuisce a fare di questo lavoro un ottimo prodotto documentario.
Obsolescencia di Hugo Chavez Carvajal
Motivazione: Nell'era dello spreco dove tutto passa velocemente questo lavoro racconta d come in alcune culture il riciclo è parte del quotidiano; un buon esempio di sostenibilità. Un ottimo uso della videocamera completa il quadro qualitativo di questa proposta.
Kingston Crossroad di Oliver Becker
Motivazione: Un viaggio nella cultura Rastafari che non si nasconde dietro l'esotico. La musica finisce per essere il "crossroad" e la colonna portante del documentario che ha anche una grande qualità pittorica.
Terra di Transito di Paolo Martino
Motivazione: Tralasciando l'attualità del tema, questo lavoro mette in evidenza la vacuità di alcune leggi sul tema dell'immigrazione che con un po' di buon senso potrebbero essere cambiate. Sebbene il tema sia "greve" l'autore non perde mai un filo di poesia. Un ottimo documento da riproporre sicuramente in sessioni tematiche.

Sezione Fotonarrazione
Primo Premio
God is not for Girls di Marielle van Uitert
Motivazione: Per il tema trattato, spesso dimenticato in questa parte del mondo. Perché ogni scatto è una storia che finisce per presentarci mondi paralleli pronti ad incrociarsi tra di loro e di occhi che raccontano di violenze ma mai rassegnati.
Menzione Speciale
Alta Lentezza di Pasquale Palmieri
Il rapporto quotidiano con il viaggio, che resta tale seppur breve. Un lavoro sulla memoria curato con un particolarissimo gusto dell'uso fotografico che rende il lavoro altamente impattante.

13/01/2016, 15:29

Simone Pinchiorri