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FDP 56 - SPONDE: un'amicizia epistolare


Irene Dioniso descrive con originalità ed eleganza due "sponde" del Mar Mediterraneo. quella tunisina e quella italiana a Lampedusa.


FDP 56 - SPONDE: un'amicizia epistolare
Una scena di "Sponde. Nel Sicuro Sole del Nord"
Vincenzo e Mohsen sono due uomini che abitano due "sponde" del Mar Mediterranea, una di fronte l'altra. Il primo è il custode del cimitero dell'isola di Lampedusa, il secondo è un postino-sculture di Zarzis in Tunisia. I due cominciano a scriversi, accumunati da una vicenda personale di grande umanità: Vicenzo da sepoltura ai corpi dei cadaveri dei migranti, Mohsen ha costruito e sepolto uno di loro in un mausoleo, costruito con gli indumenti ed oggetti trovati sulla rada, che appartenevano ai morti in mare. Entrambi hanno trovato grandi difficoltà con i loro compaesani, perché additati delle peggiori calunnie tra le quali quella dell'infedeltà per aver seppellito i corpi di persone di un'altra religione.

A raccontarci questa ed altre vicende legate ai migranti, con bravura ed eleganza, è stata Irene Dionisio nel documentario "Sponde. Nel Sicuro Sole del Nord", prodotto dalla Mammut Film, Vicky Films ed a.titolo; in collaborazione con Rai Cinema, France Television e France 3 Corse. Questa amicizia epistolare è lo specchio di due culture, poste una davanti all'altra, che seppur con differenti usanze e tradizioni, hanno dei forti punti in comune. La narrazione è scandita dalle loro lettere, che racchiudono non solo un vissuto personale, ma quello di una comunità. Ed è qui che entra in gioco la maestria della regista, che, tramite questo pretesto, indaga un'area del Mediterraneo troppo spesso spettacolarizzata dai mass-media e riportata alla vera natura delle cose, umanizzandola e contestualizzandole nel territorio.

04/12/2015, 12:51

Simone Pinchiorri