Fondazione Fare Cinema
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Note di regia di "Val di Susa e Dintorni:
una Conversazione con Luca Rastello"


Note di regia di
Nell’ambito delle riprese per il documentario QUI sulla lotta in Val di Susa contro la linea alta velocità Torino Lione, nell’estate del 2012 incontrai Luca Rastello per raccogliere la sua testimonianza preziosa intorno alle vicende della Valle e al suo viaggio, a tratti picaresco ma sempre lucido e meticoloso, che aveva fatto qualche mese prima con Andrea De Benedetti portando – finalmente! – una merce tra Lisbona e Kiev: Luca e Andrea trasportarono via terra un pacco di caffè dall’Oceano Atlantico fino alla capitale ucraina attraversando l’Europa da ovest a est per verificare lo stato operativo (e/o intenzionale) del corridoio 5. Il resoconto di quel viaggio trovò una appassionante sintesi nel libro Binario morto: viaggio nel corridoio che non c’è, scritto a quattro mani dagli stessi viaggiatori. Fino ad allora – come una sorta di mantra retorico, la “politica” parlava ancora con grande veemenza della necessità europea di realizzare il corridoio 5 Lisbona-Kiev, veemenza che si è spenta nel frattempo con grande disinvoltura, la stessa disinvoltura con la quale si continua imperterriti a procedere nello scavo del tunnel geognostico di Chiomonte nonostante sia sempre più arduo giustificare la necessità e i costi dell’opera. Durante la chiacchierata con Luca emersero molti aspetti, anche intimi, del suo legame con la Val di Susa e il movimento NO TAV. Come accade spesso, quando si realizza un documentario, bisogna fare delle scelte dolorose di selezione e nel montaggio definitivo il suo intervento non ha trovato spazio ma in occasione dell’uscita del dvd di QUI è stato quasi inevitabile dedicare a quell’incontro i 60 minuti a disposizione per gli extra. Dopo una lotta feroce e sorprendente durata un decennio contro la cosa ultima, Luca ci ha lasciato qualche mese fa. Questa chiosa al documentario risponde anche al senso di vuoto profondo con cui siamo costretti a confrontarci ogni volta che verrebbe voglia – su tante, tantissime cose del mondo e della vita – di sentire “che ne pensa Luca.

Daniele Gaglianone